Quattro sarcofagi tuscanesi all’estero - Toscanella - Omni@tuscania

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Quattro sarcofagi tuscanesi all’estero

Anni precedenti > 2008 > Set-Ott 2008
 
 

Quattro sarcofagi di produzione tus-canese sconosciuti ai più, databili fra il II ed il I secolo a.C.e frutto di scavi clandestini, rappresentano l’esempio più calzante per avere una chiara idea sulla dispersione del nostro patrimonio archeologico: il primo, un coperchio fittile con figura femminile recumbente, è conservato al Rijksmuseum di Amsterdam, il secondo è alla Sthendhal Galleries di Hollywood, il terzo è stato recuperato dalla Guardia di Finanaza in casa di un facoltoso collezionista elvetico e l’ultimo è esposto alla State College Library di San Francisco. Le documentazioni da me richieste ai direttori competenti hanno chiaramente dimostrato la loro dubbia provenienza in quanto assolutamente privi di qualsiasi riferimento temporale e di luogo accertato dello scavo. Soltanto nel caso del reperto oggi in Olanda sappiamo dai documenti d’acquisto che “.. een sarcofaag deksel uit Valle Vidano, Tuscania…” proviene da una località Tuscanese chiamata “Valle Vidano” che certamente è da identificarsi con Valvidone a causa di un grossolano errore di trascrizione.Se da un lato vi è la soddisfazione per il buon esito della ricerca, dall’altro non possiamo che rammaricarci per l’irreparabile danno occorso al nostro patrimonio archeologico: tutti e quattro i reperti sono stati acquistati legalmente presso case d’asta e quindi ormai sono “puliti” e di proprietà inalienabile delle rispettive strutture museali.Riccardo Fioretti


 
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