Mi scrive questa ragazza che si firma chiedendo aiuto, pubblico volentieri il suo appello nella speranza che qualcuno lo possa accogliere, questo il testo della sua lettera:“Mi chiamo (omissis…), vivo a Tuscania con la mia famiglia, per motivi economici siamo stati sfrattati, mio padre ha perso il lavoro e per questo non siamo più riusciti a pagare l'affitto... non sappiamo come fare e dove andare, entro il 19 marzo dobbiamo lasciare la nostra abitazione, altrimenti interverranno i carabinieri.
Siamo andati in comune a chiedere aiuto, con lo sfratto del giudice e le uniche loro parole sono state: "noi non possiamo farvi niente" mi rivolgo a tutti. Il sindaco, Fabio Bartolacci, le assistenti sociali, tutti loro, ci hanno detto che non possono fare niente per noi, neanche con lo sfratto del giudice... tempo fa il sindaco ci aveva assicurato che ci avrebbe dato una casa... e invece adesso ci troviamo in mezzo alla strada, con un bambino di 7 anni perché loro del comune non ci vogliono aiutare... io chiedo solo che ci venga dato un aiuto... siamo disperati e ne abbiamo veramente bisogno!!”
Voglio sperare che qualcuno accolga questo appello, rimanere senza casa e senza lavoro è una delle grandi drammaticità di questa crisi crudele che ci attanaglia da qualche anno, in questa famiglia ci sono dei minori che vanno tutelati. Confido nella solidarietà e nel buon cuore dei tuscanesi, confido anche in un impegno più presente delle istituzioni, nella speranza che si trovi, prima della scadenza, una soluzione che possa fare tirare un sospiro di sollievo a questa famiglia in difficoltà.
luigi pica
