--- Dal Corriere di Vt: CONSIGLIO LAMPO A TUSCANIA, ESPOSTO AL PREFETTO - Succede a Tuscania - Toscanella - 2015

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--- Dal Corriere di Vt: CONSIGLIO LAMPO A TUSCANIA, ESPOSTO AL PREFETTO

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Tutta colpa del quarto d’ora accademico. La maggioranza con una partenza sprint dà inizio alla seduta del consiglio comunale, in assenza di tutti i gruppi di minoranza, e approva in meno di venti minuti l’intero ordine del giorno. I consiglieri comunali di Tuscania, Brachetti, Fortunati, Natali e Rossi per protesta abbandonano l’aula. Tutto ciò, ripreso dalla telecamere, è accaduto venerdì 30 ottobre scorso pochi minuti dopo le 18 nella sala del consiglio comunale. Il video è da cineteca.

I primi due punti all’ordine del giorno relativi alla modifica della centrale di committenza e appaltante unica, prima affidata all’amministrazione provinciale e adesso in consorzio con il Comune di Montalto di Castro, approvati in quattro minuti e quaranta secondi. Tutto compreso. Arrivano in aula i quattro consiglieri comunali della minoranza che protestano per la mancanza di rispetto nei loro confronti e nei cittadini che li hanno votati facendo notare che in altre sedute del consiglio comunale sono stati loro ad aspettare anche per oltre mezz’ora l’ingresso in aula della maggioranza. Questo primo acceso botta e risposta dura sette minuti e trentatré secondi. La maggioranza sempre da sola discute il terzo punto e l’approva in cinquantuno secondi. Rientra l’opposizione che nel frattempo aveva fatto pervenire al sindaco un documento che la maggioranza si rifiuta di discutere.

Scoppia un’altra polemica che finisce con Tuccini che accusa Rossi di giocare a nascondino perché afferma di averlo intravisto in piazza Basile prima dell’inizio della seduta e Rossi che smentisce categoricamente affermando: “Sono arrivato adesso”. Questo secondo round tra maggioranza e opposizione dura altri tre minuti e ventidue secondi. Cronometro alla mano il consiglio comunale è stato impegnato a discutere poco più di nove minuti le questioni all’ordine del giorno: centrale unica di committenza e appalti, regolamento cimitero comunale, gara d’appalto tesoreria, sdemanializzazione dei terreni in località Pratino dove sono stati realizzati i capannoni della Co.Co.Ma. e successivo schema di alienazione. Intanto arrivano le proteste dei gruppi d’opposizione.

Le reazioni dell’opposizione
Il M5S scrive in una nota: “Il M5S di Tuscania non ha partecipato, per protesta, alla seduta consiliare di oggi pomeriggio. Un’azione forte, intrapresa da tutte le forze di minoranza, per contestare le modalità antidemocratiche di gestione dei lavori d’aula di questa maggioranza! Una prassi consolidata da mesi, che coinvolge anche i lavori di commissione e le non risposte a interrogazioni e accessi atti fatti dal nostro gruppo. Un consiglio comunale indetto in seduta ordinaria senza il rispetto delle regole basilari e comunicando con sole 24 ore di preavviso i punti all’ordine del giorno con annesso il materiale da votare. Inoltre, non è stata neanche consentita la lettura del documento depositato e atto a segnalare le varie irregolarità”.

Luisa Fortunati, capogruppo Pd in Consiglio, scrive, invece, in un comunicato: “I consiglieri di opposizione sono arrivati tardi in Consiglio, alle 18.18 circa, in ritardo è vero, ma va detto che iniziare i Consigli e le Commissioni con ritardi molto più consistenti è la prassi messa in atto da questa amministrazione. Questa volta la maggioranza andava di fretta, infatti al momento dell’ingresso in aula consiliare delle opposizioni si stava trattando il terzo punto dell’ordine del giorno! Abbiamo chiesto la parola e consegnato una lettera per richiamare la maggioranza al rispetto dei regolamenti, lettera poi allegata nell’esposto al Prefetto di Viterbo. Il presidente del consiglio ha impedito l’intervento dei consiglieri di opposizione anche se richiesto come mozione sui lavori d’aula, intervento inizialmente rimandato alla conclusione del punto in discussione. Ma al rientro in aula consiliare scopriamo che di nuovo non ci è consentito di intervenire. Di fronte all’ennesimo atto di prevaricazione e di inosservanza delle regole - nel quale si è distinto per i modi inaccettabili il vicesindaco Liberati - decidiamo di abbandonare definitivamente i lavori”.

Ecco l'esposto al prefetto:





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