● - “ABBIAMO RISANATO IL BILANCIO E ABBATTUTO IL DEBITO” - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● - “ABBIAMO RISANATO IL BILANCIO E ABBATTUTO IL DEBITO”

Pubblicato da in Dal Web ·
 
Fonte: TusciaWeb
Il vicesindaco Leopoldo Liberati annuncia soddisfatto il risultato dell'amministrazione: "Dopo soli tre anni, torna in attivo e abbiamo risorse da investire per il paese"
 
“Abbiamo risanato il bilancio e abbattuto il debito”. Un risultato di cui il vicesindaco di Tuscania Leopoldo Liberati va fiero. Frutto, come lui stesso sostiene, di un lavoro in stretta sinergia col sindaco Fabio Bartolacci e la giunta e fatto di tagli alle spese, lotta all’evasione e sacrifici per far tornare i conti.
 
“Dopo tre anni dal nostro insediamento – afferma Liberati – abbiamo risanato il bilancio con la possibilità di disporre di risorse da investire per il paese. Siamo partiti da una situazione particolare, non tanto disastrata economicamente, ma di stallo e che coinvolgeva un po’ tutti i comuni.
 
Non avevamo grosse cifre da spendere e sulla base di quelle abbiamo elaborato il nostro programma elettorale, perché non fosse un libro dei sogni e perché poi potesse essere ampliato in prospettiva futura”.
 
Un piano che però ha subito delle battute d’arresto. “L’introduzione dell’Imu agricola per il 2014/15 che messo ko i comuni e sulla cui legittimità siamo in attesa della sentenza del consiglio di Stato. In più, sempre a fine 2014, è entrato in vigore il nuovo sistema contabile che ci ha fatti ritrovare a dicembre 2014 con un disavanzo di 672mila euro. Lo Stato, sapendo che i comuni sarebbero andati in grossa difficoltà, ha dato la possibilità di spalmare il debito in 30 anni.
 
Una spada di Damocle che avrebbe condizionato il bilancio per un lungo periodo con un’uscita annuale di 22mila 500 euro sulla spesa corrente”.
 
Liberati sciorina le azioni messe in campo per far fronte alle difficoltà. “Ci siamo rimboccati le maniche e attraverso tagli alle spese e agli sprechi e la lotta all’evasione, oggi, andiamo a chiudere un bilancio con un utile enorme. Questo ci permette anche di abbattere il residuo del debito che, a dicembre 2015, era di 544mila euro e di avere inoltre una disponibilità di risorse da spendere per la cittadinanza. Non solo risaniamo il bilancio, ma abbattiamo completamente il debito. Un vanto perché è un risultato che viene dopo soli tre anni di amministrazione”.
 
C’è già un programma su come impiegare i soldi. “La maggior parte servirà per abbattere appunto il disavanzo, sistemeremo poi i giardini delle scuole, senza dimenticare il cimitero. Useremo i fondi soprattutto per asfaltare alcune strade tra cui via Santa Maria, via Nazario Sauro e via Gramsci, che sono quelle imminenti, poi verranno le altre. Voglio che entro due anni il manto del paese sia tutto perfetto”.
 
Su via Piansano: “È una strada provinciale – spiega – per cui la manutenzione straordinaria non spetta al comune. Abbiamo però fatto una convenzione con la Provincia per far sì che il 50 per cento delle sanzioni che vengono fatte grazie allo scout-speed e che di solito vanno direttamente alla Provincia, potessimo invece impiegarle noi in strade che insistono sul nostro paese. Quest’anno toccherà alla Piansanese, poi si andrà avanti con le altre”.
 
Il lavoro sul bilancio ha permesso, a dicembre 2015, di azzerare l’anticipo di cassa e, nel 2017, di ridurre la tassa sull’immondizia. “Il bilancio non è ripianato, ma risanato grazie appunto al taglio delle spese e alla lotta all’evasione che ci hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Credo siano pochi i comuni a esserci riusciti, per lo meno, in così poco tempo e in un periodo di crisi coi contributi statali e regionali che sono sempre meno. Abbiamo anche diminuito la Tasi portandola da 2.5 a 2.3, senza l’aumento dello 0.8, rimodulato e ridotto la tassa del suolo pubblico e la Tarsu.
 
Sono stato criticato sul bilancio preventivo dello scorso anno con la minoranza che sosteneva lo avessimo gonfiato con delle entrate che non ci sarebbero state e con la riduzione delle spese. Col risultato di oggi, il mio lavoro trova conferma.
Inoltre, in riferimento al 2015, il Ministero dell’Economia ha pubblicato una graduatoria dei comuni che erano più veloci nel pagamento dei fornitori e noi risultavamo un ente parsimonioso, ossia non avevamo debiti, saldando le fatture entro una trentina di giorni.
 
Il bilancio in attivo era il nostro obiettivo sin dall’inizio e, ora, abbiamo una buona base di partenza per fare il resto del lavoro e investire per il bene della nostra comunità. C’è tanto da fare – conclude Liberati – e di certo non abbassiamo la guardia”.
 
Paola Pierdomenico



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