● - PUÒ UN ALBERO MORIRE DI SETE? di Renato Bagnoli - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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● - PUÒ UN ALBERO MORIRE DI SETE? di Renato Bagnoli

Pubblicato da in Renato Bagnoli ·

Ad una bambina di quarta elementare venne chiesto perché l’acqua è importante e la sua risposta fu “...serve a dissetare l'uomo, gli animali e le piante, le protegge dal caldo che altrimenti le farebbe morire”. (Elisa Z.)
 
Un team di ricercatori torinesi e tedeschi, ha condotto un esperimento in cui un bruco rosicchiava una foglia, mentre la pianta reagiva al “dolore” secernendo sostanze chimiche a sua difesa comunicando il pericolo ad altre piante.
 
Probabilmente non sarà vero dolore, ma che le piante siano organismi viventi evoluti, diversi dagli animali perché non si spostano, provino emozioni, abbiano una memoria e comunichino tra di loro è stato dimostrato anche dalla neurobiologia vegetale. Tuttavia si continua a commettere l'errore di pensare che solo l'uomo prova dolore e gli animali e le piante no, perché diversi.
 
Più cemento, meno verde sembra essere un macabro slogan che lentamente sta entrando nell’immaginario di chi è chiamato ad amministrare anche il nostro patrimonio verde.
 
Tuscania la città in cui si tagliano più alberi di quanti se ne piantano e quando si decide di piantarne qualcuno se non si provvede alla sua innaffiatura il risultato è come quello delle due povere piante in piazzale di Montezemolo che lentamente stanno morendo di sete.



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