● - L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO APRE I CANCELLI, LA TASSA SULL’IMMONDIZIA A TUSCANIA DIMINUIRÀ? (Video) - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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● - L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO APRE I CANCELLI, LA TASSA SULL’IMMONDIZIA A TUSCANIA DIMINUIRÀ? (Video)

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Fonte: Tusciaweb.eu
 
di Giuseppe Ferlicca
 
Dentro la struttura che dalla prossima settimana entra in funzione.
 
L’impianto di compostaggio a Tuscania apre i cancelli. La tanto discussa struttura la prossima settimana entrerà in funzione.
 
Nel frattempo, l’azienda stamani ha voluto far fare un giro perlustrativo ai cittadini per capire il funzionamento. Probabilmente anche per esorcizzare i dubbi sull’impatto che qualcuno teme possa avere sul territorio.
 
Una cinquantina i presenti, ci sono anche il sindaco Fabio Bartolacci e il prefetto Giovanni Bruno.
 
La struttura partirà in due momenti. Da lunedì il compostaggio, mentre la parte del biogas per la produzione d’energia elettrica sarà avviata fra un paio di mesi.
 
“Voglio rassicurare – spiega Bartolacci – che sono state installate centraline codificando le emissioni per questo tipo di impianto. Saranno effettuati controlli a sorpresa, grazie a un’intesa col Politecnico di Torino, impiegando laureati del prestigioso istituto. Fa parte della convenzione e le verifiche a sorpresa saranno a carico della società”.

 
La struttura con una capacità di 7mila megawatt annui e 50mila tonnellate annui di forsu trattati, ha propri sistemi per contenere gli odori all’interno dei capannoni. Nelle intenzioni dell’azienda è pubblicare le analisi periodiche online, magari sul sito del comune.
 
“Un altro aspetto di cui ci stiamo occupando – continua Bartolacci – è la viabilità. Evitare che ci sia il passaggio dei mezzi all’interno della città di Tuscania.
 
Ho avuto i nominativi dei tre vettori incaricati, ai quali ho chiesto di evitare il passaggio all’interno del comune e hanno tutti acconsentito, evitando l’attraversamento delle strade provinciali che passano dal paese. Dieci chilometri in più a loro non creano problemi”.

 
Nell’impianto, per Bartolacci i centri della Tuscia devono avere precedenza nel conferimento. “Preferiamo che siano loro a portare la frazione organica. Poi, siccome la struttura ha una potenzialità maggiore rispetto a quanto possono tutti i comuni viterbesi, l’approvvigionamento l’azienda lo fa dove lo ritiene più giusto”.
 
C’è già richiesta per il materiale prodotto, il compost. “Coldiretti, qualora sia della qualità prevista, ne ha chiesto l’utilizzo, con l’acquisto a un centesimo a tonnellata, prezzo che l’impresa ha accettato”.
 
La prefettura si è occupata di un altro aspetto: “Abbiamo preteso dall’impresa – sottolinea Giovanni Bruno – la sottoscrizione di un patto della legalità antimafia, affinché tutto il materiale conferito da fuori provincia non avesse alcuni tipo di problema”.
 
L’energia elettrica prodotta, capacità un megawatt l’ora, sarà utilizzata dallo stesso impianto e la parte residua immessa sulla rete nazionale.
 
 
Tuscania avrà una compensazione per ospitare l’impianto, un beneficio economico che si dovrebbe aggirare sui 300mila euro, una parte per abbattere la tariffa, un’altra per investimenti nel settore ambiente, come la realizzazione d’aree naturali o bonifiche.
 
Il tour all’interno dell’impianto in località Fontanile delle donne è partito dal punto in cui arriveranno i rifiuti, passando attraverso le varie fasi, della durata di settimane, fino a quando non si arriva alla parte finale, quando il rifiuto diventa a tutti gli effetti compost e se risponde ai criteri richiesti può essere venduto.
 
Giuseppe Ferlicca
 
 
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