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• - LE DAT SONO LEGGE. ORA LO SAI. di Renato Bagnoli

Pubblicato da in Renato Bagnoli ·
Sul sito istituzionale del comune è stata pubblicata la notizia che presso l’ufficio di stato civile è possibile, all’atto del rinnovo o rilascio della carta d’identità, dichiarare e registrare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti”.
 

La nota si conclude con la frase  “Adesso lo sai, adesso puoi decidere”.
 

 
Nonostante non sia mai stato pubblicizzato, dal 31 gennaio 2018, è possibile anche presentare le proprie disposizioni anticipate di trattamento (DAT), comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento.
 

 
In previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su:
     
  • accertamenti diagnostici;
  • scelte terapeutiche;
  • singoli trattamenti sanitari.
 
Possono presentare le DAT tutte le persone che siano:
     
  • maggiorenni;
  • capaci di intendere e di volere.

La redazione delle DAT può avvenire mediante:
     
  • atto pubblico;
  • scrittura privata autenticata;
  • scrittura privata consegnata personalmente dal      disponente presso l'ufficio dello stato civile del proprio Comune di      residenza, che provvede all’annotazione in un apposito registro previsto      dalla circ. n1      prot n.15100 area 3 del Ministero dell’interno.
 
Le DAT sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa.
 
La Legge di bilancio 2018 ha stanziato 2 milioni di Euro per la realizzazione di una Banca dati nazionale delle DAT.
 
Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, le DAT possono essere espresse attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare.
 
Gli uffici di stato civile dei comuni per trasmettere le DAT alla Banca dati nazionale, devono compilare un modulo on-line contenente i dati di riferimento della DAT, i dati del disponente, dell’eventuale fiduciario e allegare copia della DAT, se il disponente ha fornito il consenso alla sua trasmissione.
 
Il modulo on line, messo a disposizione dal Ministero, una volta compilato, permette di scaricare un file compresso e cifrato che deve essere inviato attraverso la PEC del Comune all’indirizzo dat@postacert.sanita.it.
 
“Adesso lo sai, adesso puoi decidere”.
Renato Bagnoli



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