● – UN CITTADINO EFFETTUA LE RIPRESE DEL CONSIGLIO COMUNALE TRA LE PROTESTE DELLA MAGGIORANZA - Succede a Tuscania - Toscanella - 2018


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● – UN CITTADINO EFFETTUA LE RIPRESE DEL CONSIGLIO COMUNALE TRA LE PROTESTE DELLA MAGGIORANZA

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
Ieri lunedì 4 giugno 2018, si è svolto il consiglio comunale per discutere del bilancio 2017 e di altri 4 punti all’ordine del giorno, il Movimento 5 Stelle, come sempre, ha presentato domanda per effettuare le riprese e la domanda è stata respinta, come ormai succede dal lontano 19 settembre 2017, giorno in cui è stata effettuata l’ultima ripresa da parte del Movimento 5 Stelle.
 
Nel consiglio comunale del 29 dicembre 2017 c’è stata la proposta di tutta l’opposizione, ma anche del consigliere Potestio (lo posso testimoniare perché ero presente) di risolvere al più presto questo antipatico problema, addirittura “prima della Befana” convocando una commissione che avrebbe stilato un regolamento che disciplinava le riprese video del consiglio comunale, sono passati quasi 6 mesi, ma di questo regolamento, neanche la puzza. Mi domando: “Ma c’è l’intenzione di fare questo regolamento? Oppure si temporeggia fino alle elezioni del 2019?”
 
Addirittura in quel consiglio, vi era stato un proponimento di mettere a posto l’audio della sala consigliare (ricordo che un buon impianto microfonico professionale per conferenze costa all’incirca sui tremila euro) al posto di quei due miseri microfoni senza filo che non sempre funzionano e che ieri il sindaco ha incaricato un vigile urbano a distribuire l’unico microfono che funzionava ai consiglieri, una scena che non si può vedere in un comune che dice di avere un milione di euro in attivo.
 
Ma veniamo al “Video-trasgressore”. All’inizio del consiglio, un cittadino in prima fila, con una telecamera in mano, ha incominciato a riprendere in audio-video i banchi dei consiglieri, non appena il presidente del consiglio si è accorto di questo novello cameraman, ha intimato lo stesso di terminare le riprese.
 
L’improvvisato Fellini ha chiesto al presidente del consiglio se esiste una norma che lo vieta (esiste?), non avendo una esauriente risposta, ha continuato a filmare. Sono nati dei battibecchi verbali, è stato chiesto anche l’intervento dei carabinieri senza successo.
 
Facciamo alcune considerazioni:
 
  • Il consiglio comunale, è un consiglio pubblico. Giusto?
  • I consiglieri comunali (tutti) sono dei pubblici ufficiali. Giusto?
  • Chi presta assistenza al consiglio comunale di solito è un dipendente comunale anche lui pubblico ufficiale. Giusto anche questo?
 
E allora perché nell’era della comunicazione globale non è possibile fare delle riprese video che possono garantire ai cittadini di vedere e sapere quello che succede in un aula dove si prendono delle decisioni che interessano tutti e che forse potrebbero cambiare la stessa nostra vita? Una maggioranza che dice di avere un milione di euro in attivo, lo dovrebbe sbandierare ai quattro venti. Allora perché?
 
Mi pongo una domanda: “Si temono le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione?”
 
Ricordo sempre che nel municipio di Tuscania non sono state abbattute le barriere architettoniche, quindi un portatore di disabilità, una persona anziana con problemi, non possono partecipare “fisicamente” al consiglio, a meno che non si portano in spalla su per le scale e questa mi sembra una discriminazione verso chi è stato meno fortunato di noi.
 
Non la voglio fare tanto lunga, le riprese sono un diritto del cittadino e se il cittadino è privato di un diritto, viene a mancare la trasparenza e la democrazia. Penso che questa querelle delle riprese continuerà.
 
Luigi Pica
 



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