Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

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* IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TUSCANIA – (ing. Giulia Arcangeli)

Pubblicato da Luigi Pica in Articoli Toscanella · 27/3/2012 11:04:11

La relazione che ha esposto l’ing. Giulia Arcangeli (nella foto) alla conferenza organizzata dal PD il 24 marzo 2012 è un quadro abbastanza chiaro ed esaustivo, l’ho rielaborato per farlo conoscere ai cittadini di Tuscania affinché ne sappiano di più in questa intricata materia e dicano un parere a proposito. Luigi Pica.





Gli impianti da fonti rinnovabili nel territorio del comune di Tuscania sono:

  • BIOMASSE

  • EOLICO

  • FOTOVOLTAICO



IMPIANTI A BIOMASSE AUTORIZZATI:

  • Su base provinciale ad oggi risultano autorizzati n. 4 impianti a biomasse per una potenza complessiva di 12 MegaWatt


  • Nel Comune di Tuscania: n. 1 impianto con potenza di 10 MEGAWATT


IMPIANTI EOLICI AUTORIZZATI:

  • Su base provinciale ad oggi risultano autorizzati n. 1 impianto eolico per una potenza complessiva di 60 MEGAWATT


  • Nel Comune di Tuscania: zero impianti autorizzati


IMPIANTI EOLICI RICHIESTI:

  • Su base provinciale ad oggi risultano richiesti n. 8 impianti eolici per una potenza complessiva di 436 MEGAWATT


  • Nel Comune di Tuscania: n. 3 impianti richiesti per una potenza complessiva di 238 MEGAWATT


IMPIANTI FOTOVOLTAICI AUTORIZZATI:

  • Su base provinciale ad oggi risultano autorizzati n. 209 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 870 MEGAWATT


  • Nel Comune di Tuscania: n. 17 impianti autorizzati per una potenza complessiva di 108 MEGAWATT



IMPIANTI FOTOVOLTAICI RICHIESTI:

  • Su base provinciale ad oggi risultano richiesti n. 361 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 513 MEGAWATT


  • Nel Comune di Tuscania: n.23 impianti richiesti per una potenza complessiva di 98 MEGAWATT



Rapporto Comune TUSCANIA/PROVINCIA

IMPIANTI A BIOMASSE (autorizzati)  



IMPIANTI EOLICI (richiesti)  


IMPIANTI FOTOVOLTAICI (autorizzati)


IMPIANTI FOTOVOLTAICI (richiesti)


REGIME FOTOVOLTAICO IN AREE AGRICOLE
Dal D.lgs n. 28 del 3 marzo 2011 art. 10 alle limitazioni introdotte con l’art. 65 con il Decreto legge n. 1 / 2012

Art. 10 D.Igs 28/2011 (Decreto Romani)

Condizioni: La potenza nominale dell’impianto non sia superiore a 1MEGAWATT e nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario sia mantenuta una distanza minima di 2 km e che, inoltre, non sia destinato all’installazione degli impianti più del 10% del terreno agricolo nella disponibilità del proponente.

Le suddette limitazioni non si applicano laddove il terreno risulti abbandonato da almeno 5 anni.

DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2012, n. i Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività

ART. 65: PUO’ BENEFICIARE DEGLI INCENTIVI chi alla data del 24/1/2012:

  • Ha conseguito il titolo abilitativo

  • Ha fatto richiesta per il conseguimento del titolo

  • Entri in esercizio entro max un anno (ossia entro il 23/1/2013)

  • Gli impianti devono comunque rispettare le condizioni di cui ai commi 4 e 5dell’articolo 10 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 (richiamati sopra)


NO INCENTIVI per gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole

LE AREE NON IDONEE
D.M. sviluppo economico «Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili» del 10 settembre 2010

Le Regioni dovrebbero aver provveduto, ai sensi dell’art. 17.3 delle Linee guida, a individuare le aree non idonee alla installazione di specifiche tipologie di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Le Regioni avrebbero dovuto tener conto pedissequa mente dei criteri per l’individuazione di aree non idonee così come definiti nell’allegato 3 delle linee guida nazionali.

lettera b) dell’allegato 3 delle linee guida nazionali prevede espressamente che l’individuazione delle aree e dei siti non idonei deve essere differenziata con specifico riferimento alle diverse fonti rinnovabili e alle diverse taglie dell’impianto, in realtà, le linee guida regionali, ad esclusione di quelle della Regione Puglia, sono incentrate unicamente sugli impianti fotovoltaici.

La successiva lettera f) dei criteri di cui allegato 3 delle linee guida nazionale ai sensi della quale "le Regioni possono procedere ad indicare come aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti le aree particolarmente sensibili e/o vulnerabili alle trasformazioni territoriali o del paesaggio, ricadenti all’interno di quelle di seguito elencate[...]

la caratteristica di non idoneità non riguarderebbe tutte le aree elencate ma sarebbe limitata alle sole aree particolarmente sensibili e/o vulnerabili alle trasformazioni territoriali o del paesaggio che ricadono in una area più vasta

dell’art. 16.1 lett. d) delle linee guida nazionali il riutilizzo di aree degradate da attività antropiche tra cui siti industriali, cave discariche, siti contaminati costituiscono requisiti per una valutazione positiva del progetto. Per di più il conto energia 2011 prevede una maggiorazione del 5% per l’energia prodotta utilizzando aree degradate quali ex cave e ex discariche




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