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* IN PROVINCIA I FIRMATARI RITIRANO LA MOZIONE SULL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO – IL PARERE DEL COORDINAMENTO 3T

Pubblicato da Comitato 3T in Articoli Toscanella · 9/3/2012 19:00:37

Questa mattina una nutrita delegazione del Coordinamento 3T era presente al Consiglio Provinciale di Viterbo, dove era in discussione la mozione presentata da Staccini e da Bartolacci sulla questione del compostaggio.

Qui in calce la notizia che verrà pubblicata domani sul corriere di Viterbo e che spiega in sintesi l'accaduto.

Si sono verificati a nostro avviso alcuni fatti gravi:

  • Secondo l’articolo che uscirà domani sulla stampa, il Comune di Tuscania avrebbe raggiunto un'intesa con il proprietario dell'impianto. Se questa notizia è vera, quale intesa è stata raggiunta? Quali atti sono stati fatti? Quali i costi e i benefici per la popolazione?Con quale procedura e modalità? Come e quando è stata consultata la popolazione? Non è dato di sapere.....Il comportamento non è trasparente e lascia spazio ai timori e ai dubbi più seri


  • L'assessore all’ambiente Equitani in apertura del Consiglio ha detto che la mozione non aveva più senso perché tra i fatti nuovi intervenuti vi era stata  l'approvazione da parte della Regione del nuovo progetto e dell’ampliamento presentato da TusciAmbiente.  Questa affermazione contrasta con le procedure vigenti che prevedono che l'autorizzazione debba essere rilasciata in conferenza dei servizi, nella quale partecipa anche il Comune che può portare le proprie osservazioni (sempre che lo voglia!).


Il consigliere Roberto Staccini ha comunque egualmente illustrato i contenuti della sua mozione, sostenendo le esigenze di salvaguardia della salute dei cittadini, anche attraverso l’eliminazione della puzza da alcuni definita “innocua”, e richiedendo trasparenza e garanzie chiare da parte della Società che gestisce l’impianto, chiedendo di sospendere l’iter autorizzativo in attesa di tali garanzie.

Vari consiglieri e sindaci di comuni della Provincia hanno espresso (alcuni in modo più convenzionale che altro) comprensione per il disagio della popolazione di Tuscania dovuto al compostaggio, ma hanno anche ribadito che l’impianto ha importanza strategica per un territorio vasto, per la raccolta differenziata (riferita alla parte di umido) dei comuni di tutta la Tuscia e dell’intera Regione. Quindi secondo questi consiglieri l’impianto deve crescere per assicurare la riuscita di tale progetto. Certo alcuni hanno sottolineato come sarebbe stato meglio realizzare piccoli impianti comunali, come sperimentato in alcune realtà a noi vicine, anche se tra mille difficoltà.

In sintesi:  Tuscania è strategica per la raccolta differenziata a livello REGIONALE, perché allo stato attuale il conferimento di umido dell’intera Provincia di Viterbo ammonterebbe a circa 15.000 tonnellate, mentre le altre 45.000 verranno conferite da altre province. Considerando il prezzo a tonnellata della “monnezza” viene fuori proprio una bella somma, stimabile in quasi 6 milioni di euro all’anno. Sicuramente l’investimento del gestore sarà molto redditizio….. Non è chiaro cosa ne ricaverà Tuscania, anzi sì: un enorme traffico di TIR e di “monnezza” e una bella dose di puzza. E cos’altro ancora?

L’intervento del consigliere Angelo Cappelli con razionalità e chiarezza ha in compenso ben descritto la  necessità di definire finalmente una strategia chiara a salvaguardia dell’ambiente e del territorio in genere che definisca competenze e responsabilità  e soprattutto per rivendicare voce in capitolo per decisioni che riguardano il territorio, decisioni non più delegabili a politici che non ne conoscono le necessità.

Altri interventi infine hanno fatto riferimento alle criticità del sito di compostaggio di Tuscania che sono state anche oggetto delle osservazioni presentate dal Coordinamento 3T, e hanno sollecitato la necessità di vigilare.

Il rinvio della mozione sul Compostaggio dal precedente Consiglio provinciale a quello odierno per mancanza di tempo, fa venire il sospetto che in realtà si sia voluto guadagnare tempo. Tanto è vero che ad esempio  il gestore dell’impianto ha avuto martedì scorso  tutto il tempo di illustrare a Tuscania a tutta l’amministrazione (maggioranza e opposizione, tranne alcune assenze) il progetto, sponsorizzandolo di fronte a interlocutori apparentemente inconsapevoli del proprio ruolo e di ciò che sta succedendo a Tuscania.

Il Coordinamento 3T ha già raccolto molte firme in poco più di una settimana, sicuramente è stata superata di gran lunga la quota di 300 che è il numero minimo richiesto. Le faremo avere al più presto in comune, con le nostre richieste ben precise, di un cambio radicale di metodo: occorre consultare la popolazione, informare e comunicare completamente e con trasparenza, gli amministratori devono essere una controparte negoziale nei confronti di interessi privati, non un interlocutore inerte. Il Coordinamento 3T userà ogni possibilità in suo possesso per far valere i diritti degli abitanti, innanzitutto quello alla salute, alla serenità, alla legalità.




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