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* IL CONSIGLIERE COMUNALE SABATINO TUCCINI LANCIA UNA CLASS ACTION PER LA LEGNA DELL’USO CIVICO

Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo · 6/4/2012 08:50:11

L’esaurimento, anzi tempo e anzi quantità necessaria, della legna dell’uso civico questa volta potrebbe finire in tribunale. Non che la gestione della legna dell’uso civico non abbia già prodotto contenziosi ma fino ad oggi gli avvocati e i magistrati si sono occupati di liti tra privati o di contenziosi tra il comune e le imprese che hanno realizzato gli appalti.

Questa volta invece il consigliere comunale Sabatino Tuccini (nellafoto a sx) propone di avviare una class action per rendere soddisfazione a centinaia di cittadini che hanno acquistato i biglietti della legna dell’uso civico e non hanno avuto la possibilità di ritirarla causa esaurimento. I conti non tornano e l’assessore Fulgenzi ha preso tempo per cercare di capire il perché sono venuti a mancare oltre ottocento metri stero di legna da ardere.

Ma Tuccini non molla e vuole chiarezza e trasparenza amministrativa subito. "La polemica emersa in questi giorni sull'inefficienza dell' Amministrazione Comunale relativamente alla fornitura della legna ad usi civici afferma Sabatino Tuccini - è servita a far uscire allo scoperto l'assessore Eliseo Fulgenzi (nella foto a dx). Per sua ammissione mancano all'appello 800 metri stero di legna ed a oggi chi ha acquistato il biglietto non può avere il servizio. Le giustificazioni rappresentate da Fulgenzi lasciano il tempo che trovano e sono tutte da verificare. Una verifica che intendo fare a breve e fino in fondo. A mio parere la gente è ormai stanca di subire ingiustizie e disservizi , in questo caso verificherò se sussistono le condizioni per avviare una class action, a salvaguardia degli interessi della nostra popolazione".

Dal dibattito scaturito su questa vicenda c’è anche chi afferma che l’uso civico della legna sia ormai anacronistico. Tra questi lo stesso sindaco Massimo Natali che ritiene poco vantaggioso per i cittadini l’approvvigionamento della legna da ardere dell’uso civico.

I costi relativi all’acquisto del biglietto se sommati a quelli del trasporto e della segagione restano di poco al di sotto di quelli di mercato praticati dalle ditte che commercializzano questo prodotto. Chi ritiene anacronistico l’uso civico fa riferimento alle mutate condizioni socio economiche dei cittadini.

Quando venne istituito l’uso civico i costi di produzione della legna da ardere erano bassissimi e quindi per chi usufruiva dell’uso civico c’era un grande risparmio. Chi invece apprezza la legna dell’uso civico pone non solo un problema di qualità del prodotto ma anche di risparmio perché molti cittadini non si rivolgono a terzisti ma in proprio ritirano e tagliano la legna acquistata. Se così non fosse l’uso civico sarebbe già finito per palese diseconomicità.





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