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* SMART CITIES E TERRITORIO INTELLIGENTE: “LA NUOVA FRONTIERA DELLA CITTÀ DIGITALE E SOSTENIBILE” di Donato Limone

Pubblicato da Donato Limone in Articoli Toscanella · 11/6/2012 17:43:38

L’incontro   è   organizzato   dall’Assessorato   all'Informatica      del Comune di Viterbo in collaborazione con la "Scuola telematica per gli Amministratori Pubblici". La finalità è quella di delineare il profilo istituzionale, organizzativo e tecnologico  delle" città intelligenti" e del   "   territorio   intelligente":   la   nuova   frontiera   di   un   sistema integrato di  città digitali e sostenibili  che operano e vivono in un territorio "intelligente" in quanto  "conosciuto", tutelato, valorizzato, promosso       grazie   alle   tecnologie   dell’informazione   e   della comunicazione(TIC).  

Si tratta di una nuova frontiera in quanto la trasformazione delle città (delle nostre antiche città) in città "intelligenti"  richiede una nuova politica delle città, una nuova organizzazione amministrativa, l’integrazione   delle   tecnologie   informatiche   e   telematiche   per conoscere, programmare, valorizzare e monitorare i sistemi urbani (grandi e piccoli).  

Le smart cities sono intelligenti in quanto conoscibili e vissute da persone che utilizzano le TIC per rendere piu’ sostenibili le città stesse (rispetto alla mobilità, all’inquinamento, alla qualità della vita e dei servizi, alla economia, ai rapporti sociali ed istituzionali). Una nuova frontiera che richiede una   nuova progettualità politica oggi inesistente: la formazione di sistemi di informazioni per e su città   e   territorio   (dati   certi,   trasparenti,   aggiornati,   validi legalmente,   accessibili   da   parte   di   tutti   in  rete);   la   necessità   di evolvere   verso   sistemi   di     "abitare   sostenibile"     e   di   domotica; lavorare   in   modalità   digitale   (telelavoro);   abbandono   delle amministrazioni di carta per amministrazioni digitali; un nuovo profilo di   cittadino   (digitale)   ed   un   territorio   non   più   abbandonato   alle ambiguità   decisionali   (politiche   ed   amministrative),   ma      più "rispettato e riqualificato"   con interventi veloci, veri, efficaci di protezione civile, di controllo, di ristrutturazione "naturale" e non invasiva;  il  territorio  che  con  i propri  beni offre tanta  economia nuova correlata ai beni culturali ed ambientali, alla agricoltura ed al turismo sostenibili.

La classe politica ed amministrativa ha l’obbligo di cogliere queste forti novità: al di fuori delle quali  si resta solo in situazioni   di   un     "blocco   critico"   (gestione   dell’ordinario   senza programmazione   e   innovazione),   ancorati   ad   un   passato   ormai superato, senza futuro. Lo scopo di questo incontro è proprio quello di mettere in evidenza le opportunità  ed  i   vincoli  per   la  formazione  di    "città   e  territorio intelligenti".  


Smart cities : esperienze
Amsterdam
 Oltre mille abitazioni sono state dotate di un sistema di rilevatori energetici "intelligenti", in grado di monitorare in tempo reale  i consumi   dei   singoli   apparecchi   elettrici   e   di   fornire,   attraverso   un display,   indicazioni   e   suggerimenti   per   migliorare   il   proprio   consumo energetico residenziale.  Wildpoldsried La   città   bavarese   con   poco   più   di   2500   abitanti,   è diventata una comunità energeticamente indipendente grazie all'uso delle risorse rinnovabili ed alle Smart grid, reti di gestione intelligente della distribuzione elettrica, che producono il 321% in più di energia rispetto alle esigenze del paese.  

Parma  La prima città in Italia che ha preso parte a 'Smart Cities', progetto internazionale indetto dall'Unione Europea per fare del vecchio continente un  modello in materia di mobilità sostenibile. Si pone come obiettivo   di   arrivare  entro   il   2015  a  far   circolare   mille   auto   ad alimentazione elettrica all'interno della città, con una riduzione del 20% delle emissioni di CO2

Vienna  Le vecchie cabine telefoniche, cadute ormai in disuso, sono state trasformate in stazioni di servizio per ricaricare le automobili elettriche. Infrastrutture già esistenti, posizionate in punti strategici della città, da oggetti   apparentemente   anacronistici   sono   state   rifunzionalizzati   in maniera rivoluzionaria




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