Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

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* IL SEN. BONATESTA SCRIVE AL NCV E RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DI MASSIMO NATALI SULL’ALZHEIMER

Pubblicato da in Articoli Toscanella · 6/5/2012 08:50:15

Il sen. Michele Bonatesta (foto a sx) scrive al direttore del Nuovo Corriere Viterbese a proposito dell’articolo pubblicato il 1° maggio riguardante delle dichiarazioni del sindaco di Tuscania Massimo Natali sul centro Alzheimer (potete vedere l'articolo riportato su Toscanella a questo indirizzo: http://www.toscanella.it/blog/index.php?id=ia2p878t). L’articolo del sen. Bonatesta, direttore del quotidiano online "latuavoce.it" lo potete anche vedere a questo indirizzo: http://www.latuavoce.it/notizie/notizia.asp?id=46284. Il sen. Bonatesta ha anche inviato la lettera a Toscanella, con preghiera di pubblicazione. Luigi Pica.

Questo il testo del sen Bonatesta:

CENTRO ALZHEIMER DI TUSCANIA: " NATALI SI VERGOGNI E SI DIMETTA ! "
Il sen. Bonatesta scrive a Il Nuovo Corriere Viterbese

Egregio Direttore,
è con grande incredulità che martedì 1 maggio scorso ho letto su Il Nuovo Corriere Viterbese una corrispondenza da Tuscania a proposito del Centro Alzheimer (nell'immagine a dx potete vedere il ritaglio di giornale) che – a distanza di circa otto anni dal finanziamento ottenuto  (3 milioni di euro, per l’esattezza ) – non riesce ancora a vedere la luce e (ammesso che un giorno la veda ) non potrà che essere un ‘ aborto ‘ di ciò che avrebbe dovuto essere nelle intenzioni di chi (all’epoca) si adoperò per la sua realizzazione con il fine ultimo di far diventare Tuscania un centro di eccellenza nazionale, il secondo in tutto il Paese per quanto concerne la sanità.

Già: Lei sa benissimo, carissimo Direttore,  che quei 3 milioni di euro furono portati dal sottoscritto (il sen. Bonatesta nella foto a sx) quando era Senatore (eletto) della Repubblica Italiana.

Tre milioni di euro che sarebbero dovuti servire, appunto, alla realizzazione di un Centro di Cura e Ricerca per l’Alzheimer, dove sarebbe stata proprio ‘ la ricerca ‘ a fare di Tuscania un punto di riferimento a livello mondiale per questa malattia sempre più devastante, soprattutto per quei familiari costretti ad occuparsi degli anziani colpiti dalla patologia.

Ricordo ancora oggi, come se fosse ieri, la presentazione ufficiale del progetto, avvenuta a Tuscania, all’indomani della ufficializzazione dell’ottenimento dei tre milioni di euro di finanziamento, più che sufficienti (all’epoca) per realizzare quel progetto.

Ricordo che c’era il governatore della Regione Lazio Francesco Storace, c’era il Prefetto di Viterbo, c’era il Vescovo di Viterbo (in quanto il Centro si sarebbe dovuto realizzare in locali della Curia già esistenti), c’era il Direttore Generale della Ausl di Viterbo, c’era il sindaco di Tuscania, c’erano i consiglieri regionali Laura Allegrini e Giuseppe Parroncini e c’era – ovviamente – il sottoscritto.

Non sto qui ad entrare nel ‘ vero perché ‘ la Curia viterbese ad un certo momento si tirò indietro e non sto qui nemmeno a spiegare ‘ il vero perché ‘ all’ultimo momento si tirò indietro ‘ anche ‘ la Regione, vale a dire l’allora Governatore Francesco Storace.

Quella, infatti, non è ‘ storia ‘ da fare entrare negli annali del nostro territorio.
Quella fu solo una… brutta storia.
Quella – al massimo – potrebbe essere considerata gossip, gossip della politica che già stava degenerando (forse) verso quella politica degli affari che alla fine ha distrutto i partiti creando l’irrecuperabile distacco tra il paese reale ed il paese degli intrecci tra la politica e gli affari.

Già, carissimo Direttore, lasciamo stare ‘ il gossip politico ‘ – allora - e veniamo al ruolo che le istituzioni hanno avuto in questa vergogna italica degna – oggi – di qualche minuto di ‘ fama ‘ al massimo attraverso gli schermi di ‘ Striscia la notizia ‘  per via della mancata utilizzazione dei tre milioni di euro a distanza di otto anni dalla loro disponibilità.

Sempre annunciato come imminente – infatti – il Centro di Cura e Ricerca per l’Alzheimer di Tuscania non ha mai visto posarsi nemmeno una pietra dato che – oggi – non si saprebbe nemmeno dove realizzarlo e cosa realizzare visto che quei soldi (che all’epoca sarebbero stati sufficienti a finanziare ‘ anche ‘ la ricerca) oggi si dice che si e no potrebbero bastare a realizzare un centro diurno ed un soggiorno per quattro-cinque posti letto,  alla faccia della…  ricerca .

Ricordo a me stesso che, prima dell’avvento dell’attuale amministrazione Natali, Tuscania era stata amministrata dal Commissario Prefettizio dr. Tarricone.
E ricordo (sempre a me stesso) che anche lui fece una conferenza stampa, poco prima di lasciare il posto, annunciando l’ormai imminente realizzazione del Centro Alzheimer ma – come il tempo trascorso ci ha dimostrato – anche il dr. Tarricone evidentemente non sapeva di cosa stesse parlando se è vero che poi… nulla è stato fatto.

Oggi torna a parlare il sindaco Natali che – mi sembra di capire – dà la colpa alla ‘crisi ‘ per la mancata realizzazione della struttura sanitaria della quale stiamo parlando.

" Questi ritardi – leggo infatti a pag. 13 de Il Nuovo Corriere Viterbese del 1 maggio scorso – sono dovuti semplicemente alla gravissima crisi che sta investendo la nostra regione. I debiti sono enormi e molti di questi riguardano la sanità, basta pensare ai continui tagli che la Polverini sta facendo in questo settore.
Giusta o sbagliata
– prosegue il sindaco Massimo Natali -  questa è la sua politica e quindi la realizzazione del poliambulatorio è stata semplicemente posticipata. Oltre i tre milioni i costi di realizzazione sono tanti e mancano soprattutto gli accrediti per i posti letto, questa è la causa principale dei ritardi, ma non abbiamo certo intenzione di mollare ".

Già, caro Direttore: questo è quello che ha dichiarato il sindaco Massimo Natali al suo corrispondente da Tuscania.

Ma… mi scusi, egregio Direttore: chi è questo…  Natali ?
E’ forse quello stesso Massimo Natali che, con il sottoscritto e altri dirigenti politici di Alleanza Nazionale (tra i quali l’ing. Mencancini), all’epoca faceva il cosiddetto ‘diavolo a quattro‘ perché il progetto del prof. Bornacin non avesse a restare lettera morta in un cassetto della Regione Lazio o – peggio ancora – del Comune di Tuscania ?

E’ forse quello stesso Massimo Natali che del Centro di Cura e Ricerca per l’Alzheimer di Tuscania, specie dopo l’arrivo dei tre milioni di euro, aveva fatto il fiore all’occhiello della sua (e non solo) battaglia politica, il suo (e non solo) cavallo di battaglia per la ricerca del consenso (elettorale) tra la gente di Tuscania ?

Come è possibile che l’attuale sindaco Massimo Natali sia lo stesso Massimo Natali che, per difendere l’indifendibile a distanza di otto anni e per giustificare ciò che non può essere giustificato in alcun modo (vale a dire il totale fallimento dell’azione politica degli amministratori locali…  e non sole), oggi ci viene a parlare non più di un Centro di Cura e Ricerca per l’Alzheimer ma di… un poliambulatorio ?
Ma di quale ‘ poliambulatorio ‘ va parlando ?
Non si vergogna ?

Non prova nemmeno un minimo di vergogna per essere proprio lui, Massimo Natali,  - alla fine – il personaggio-chiave del fallimento della politica a Tuscania, il personaggio-chiave della totale incapacità a gestire le risorse del territorio da parte dei partiti di Tuscania.

Non arrossisce nemmeno un poco, il sindaco Massimo Natali, nel rileggere cosa ha dichiarato a Il Nuovo Corriere Viterbese il 1 maggio scorso ?

No, egregio Direttore: io non portai tre milioni di euro per fare un poliambulatorio che – al massimo – servirà a creare due tre posti di lavoro per la familopoli tuscanese o per il nepotismo tuscanese o per il clientelismo tuscanese quando si tratterà di assegnare i tre-quattro posti letto di cui disporrà il poliambulatorio tra le decine e decine e centinaia di aventi bisogno e diritto.

No: se il sindaco Natali (che non riconosco per quel Natali con il quale condividemmo una battaglia in favore dei tuscanesi e del territorio di Tuscania oltre che per la crescita della sanità laziale), se il sindaco Massimo Natali – dicevo - pensa di utilizzare ancora quei tre milioni di euro per una realizzazione non rispondente alla ‘finalizzazione ‘ per la quale il sottoscritto ottenne quella somma (Centro di Cura e Ricerca, cioè), abbandoni l’idea dato che… non glielo permetterò.

Già: proprio la crisi che sta portando tanta gente onesta al suicidio dovrebbe fargli capire che oggi quei soldi non possono essere gettati in un poliambulatorio che non risolverebbe niente a nessuno.

Ai poliambulatori ci deve pensare la Ausl, alla sanità ‘corrente‘ devono pensarci la Regione ed il Comune di Tuscania.

Sì, caro Direttore, spieghi anche Lei al sindaco di Tuscania che quei soldi vanno restituiti se non vorrà essere chiamato a rispondere di danni da parte della Corte dei Conti (dopo che il sottoscritto avrà inviato a quest’ultima una dettagliata relazione).
Massimo Natali ammetta (lui ed i suoi amici e le sue amiche) di avere fallito sulla promessa più importante del suo mandato politico.
Lo ammetta, si vergogni e… si dimetta.

Già: questo è quello che la dignità politica di un amministratore dovrebbe comportare come conseguenza del suo evidente  fallimento politico.
Questo è quello che dovrebbe comportare la dignità politica di un amministratore anziché nascondere, dietro l’incapacità altrui a risolvere i problemi del territorio, la propria inadeguatezza a dare risposte alle legittime istanze dei cittadini amministrati.
Ci ascolti il sindaco Natali: restituisca i soldi e si dimetta.

Gettare tre milioni di euro, tre milioni di soldi pubblici per un poliambulatorio che non risolverebbe nessun problema a tutti coloro che oggi sono costretti a confrontarsi giorno dopo giorno, ora dopo ora – in casa propria - con l’Alzheimer, non è la risposta che il Massimo Natali di otto anni fa si impegnò – insieme al sottoscritto – a dare a Tuscania ed ai tuscanesi.
Si vergogni, dunque, Massimo Natali (insieme a qualche altro ed a qualche altra) e… si dimetta !!!

O no ?

Michele Bonatesta

Presidente del Movimento di Opinione
" Insieme per il territorio "

Domenica 6 maggio 2012





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