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* TUSCANIA: LA FAMIGLIA DEL CAMPER RINUNCIA ALL’ALLOGGIO ATER. GRASSINI: “UNO SCHIAFFO PER TUTTI NOI”

Pubblicato da Luigi Pica in Articoli Toscanella · 15/2/2012 14:07:13

“La famiglia che viveva in un camper a Tuscania stamani ha rinunciato all’alloggio Ater, che il Comune le aveva assegnato. L’appartamento era di uno dei tagli previsti per un nucleo familiare di quattro persone (due stanze, cucina e servizio), ma la famiglia ha ritenuto di non dover accettare e di aspettare che si renda disponibile un alloggio dello stesso taglio, ma con una disposizione diversa”.

E’ quanto rende noto la presidente dell’Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini, che si è occupata in prima persona della vicenda e che oggi era a Tuscania, per la consegna delle chiavi dell’appartamento.

“Siamo profondamente dispiaciuti – sottolinea la Grassini – perché, insieme al sindaco e all’amministrazione comunale tutta di Tuscania, abbiamo subito preso a cuore la vicenda di questa famiglia, sfrattata perché non poteva più pagare l’affitto, tanto che attualmente questi signori erano in un ostello, a spese del Comune. Essendosi, poi, reso disponibile un appartamento Ater, riconsegnato in ottime condizioni da una famiglia tuscanese, che voglio ringraziare per lo stato davvero eccezionale in cui ha restituito l’alloggio, il sindaco Natali ha provveduto immediatamente all’assegnazione a quella che, ormai per tutti, era la famiglia del camper”.

“Stamani, però, c’è stata la doccia fredda – spiega Grassini – Una volta arrivati nell’appartamento, infatti, la signora ha mostrato forti perplessità sugli spazi a disposizione e, alla fine, la famiglia ha deciso di rinunciare. Per tutti noi è stato un po’ uno schiaffo. Ritengo che episodi come questo dimostrino, in modo inequivocabile, che c’è bisogno di una nuova legge di materia di edilizia residenziale pubblica: le Ater non sono agenzie immobiliari, sono aziende che hanno come mission quella di dare una risposta al disagio. E questo richiede, anche da parte di chi entra in graduatoria e si vede assegnato un alloggio, un minimo di disponibilità. Personalmente, mi sto convincendo che la rinuncia a un alloggio Ater debba essere definitiva, con la conseguente esclusione dalla graduatoria. Ma questo è un discorso che riguarderà il futuro e, soprattutto, la nuova legge”.  




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