Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

La convenzione tra il Comune e Terna Spa relativa alla costruzione della nuova stazione di trasformazione 380/150 kV da inserire in entra - esce alla linea 380 kV "Montalto – Villavalle" torna in consiglio comunale. Una nuova convenzione per superare l’empasse causato dal ricorso al TAR firmato da Regino Brachetti e Luigi Tizi.

La sottostazione elettrica è in avanzata fase di costruzione in Loc. Campovillano. Le opere edili sono state ultimate già da diverse settimane. L’Udc Patto per Tuscania, ha promosso il ricorso al TAR sulla originaria convenzione, perché solleva problemi di legittimità amministrativa sulle modalità di convocazione del consiglio comunale. Adesso la maggioranza per "tagliare la testa al toro", nella seduta del consiglio comunale in programma per lunedì 16 aprile alle ore 17, proporrà l’approvazione di una nuova convenzione.

Se non ci saranno problemi Terna SpA corrisponderà al Comune la cifra di 740.000 euro "a titolo di riqualificazione territoriale e compensazione per l’impatto apportato dal nuovo impianto e che l’attuale Amministrazione Comunale ha programmato di destinare all’ampliamento della Scuola Materna e servizi annessi". L’approvazione della convenzione sarà preceduta dall’approvazione di un protocollo di intesa.

La polemica sulla sottostazione ha già fatto registrare scontri verbali accentuati tra i rappresentanti dell’ Udc patto per Tuscania e il sindaco Natali. Questi precedenti lasciano quindi immaginare che la prossima seduta del consiglio comunale sarà animata da un vivace dibattito. I consiglieri comunali dovranno discutere anche del nuovo regolamento e del piano di sviluppo dei pubblici esercizi. Su questo argomento si scontrano due diverse interpretazioni.

C’è chi sostiene che la linea liberista che prevede la completa liberalizzazione e chi invece vorrebbe un mercato regolamentato sulla base delle effettive esigenze dei potenziali consumatori siano essi residenti o turisti. Dal 1 gennaio 2012 è scattata la liberalizzazione degli orari di tutti gli esercizi commerciali: non solo negozi ma anche bar, ristoranti, locali, grandi magazzini e supermercati che potranno così decidere quando alzare e abbassare le serrande in totale autonomia.

Anche su questo tema la liberalizzazione sta suscitando una serie di dubbi applicativi e resistenze da parte soprattutto delle categorie interessate. Un’altra patata bollente in discussione al consiglio comunale e quella relativa all’approvazione delle modifiche al regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.