Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

Asserragliato e molto solidale nell'ormai unico posto fisso dell'Italia, quello del parlamentare, il politicante perfido sussurra al vicino "resistere, resistere".

Tant' è che il presidente Fini, in un inconsueto sussulto d'onestà intellettuale, afferma che l'epico dell’anticorruzione non passerà al senato.

Tanto per cambiare andrà su un binario morto.

Questi sbandierati cambiamenti epocali sembrano davvero solo spot elettorali, lusinghe da smargiasso e promesse finte da vero Mari-naio.

Così dopo decenni di truffe, rapine e saccheggi al nostro patrimonio, non riusciremo a buttar fuori i condannati neppure dalle liste elettorali.

Ma anche questa paventata mega dismissione monstre, partorita dopo ben 7 mesi di governo, sa un po’ di subdola macchinazione e di allucinazione per colpo di calore.

Lo stato prevede chissà come di allocare sul mercato beni degli enti locali per 571 miliardi in vari anni: però una cosa fatta in questo momento depressivo pare più una svendita a saldo agli amici degli amici.

Questi professorini anglofoni la chiamano "sell- off" per darsi delle arie.

Nel caso raro si faccia veramente.

Dubitiamo alquanto che la cricca impenitente si privi del vitale substrato, delle fondamenta solide con cui inciucia e costruisce raccomandazione, favoritismi e con cui nutre le sue voraci clientele, e che poi la smetta infine con il solito voto di scambio.

Sarà una rituale sceneggiata ad hoc per un anno ancora; con Alfano gran gattopardo di Sicilia che dopo 10 anni di governo ha scoperto di dar tutta la colpa alla Merkel.

E Casini novello Galileo scoprirà che il governo Monti ci ha perfino evitato il nefasto impatto con un gigantesco meteorite!

C'eravamo svegliati allegri come mai alla notizia che sarebbe giunto Scipione l'Africano, purtroppo trattasi soltanto di un'ondata caldo umida e infernale.

Mentre il popolo italiano è trattato alla stregua di carne da macello inviata al fronte per salvare l'oligarchia, le istituzioni e la vil massoneria.

Pure nelle ingenerose serate al calcio in Polonia, non fa che risuonar beffardo quell'inno cupo e tetro del tipo "siam pronti alla morte l'Italia chiamò".

Rumors ben qualificati parlano dell'eurotiranna lady Fornero., alla quale sarebbe venuta la geniale idea di tassarci allora i battiti del cuore.........

luigi cardarelli