Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

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* SEPOLTO A TUSCANIA ERASMO VALENTE CRITICO MUSICALE ED INTELLETTUALE ANTIFASCISTA

Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo · 3/4/2012 08:21:31

Due settimane fa, proveniente dalle esequie celebrate a Roma, si è conclusa con una ristretta cerimonia nel cimitero di Tuscania, la tumulazione della salma di Erasmo Valente, classe 1920, decano dei critici musicali italiani.

Dalle brevi informazioni biografiche, per come sono ricordate da Luca Del Frà su L’Unità, se ne comprendono gli interessi di una vita, quelli per la politica, la letteratura e la musica: nativo di Caserta, è a Roma negli anni trenta, dove "al liceo Visconti è compagno di classe di Franco Rodano, e l’amicizia con il fondatore del Movimento dei cattolici comunisti lo avvicina alle idee di sinistra"; la passione per la poesia e la letteratura poi, è maturata "ai corsi all’Università La Sapienza tenuti da Giuseppe Ungaretti con cui rimarrà in contatto anche in seguito, e con cui si laurea portando una tesi su Antonio Gramsci, cosa tutt’altro che scontata alla fine degli anni ’40"; infine l’amore per la musica, appresa direttamente dal padre, generale dell’esercito e musicista autodidatta, ed in seguito professionalmente approfondita "con la conoscenza e la collaborazione del compositore Mario Zafred, critico musicale de L’Unità, di cui diventa vice e poi dal ’56 prima firma della critica musicale per oltre 50 anni", fino ad un anno fa, quando solo l’abbandono delle forze fisiche ne hanno condizionato la resa.

"Storiche - inoltre - le sue amicizie con Goffredo Petrassi, Luigi Nono, Ennio Morricone, e molti altri", ed unanimi e condivisi sono il tipo di apprezzamenti caratteriali suscitati alla notizia della sua scomparsa, per come espressi dall’Unità al Corriere della sera, da Libero all’Avvenire, ecc.: riservatezza, disponibilità, onestà intellettuale, rispetto, competenza. Tutte qualità, tra le altre, proprie dell’impegno culturale e artistico, e che oggi appaiono così snaturati, e oltremodo eticamente viziati dall’attuale (e passato prossimo) panorama politico e culturale.

A Tuscania lo legava il ricordo giovanile di una visita in quella che doveva essere la Tuscania del ‘38, dove ne rimase affascinato dai luoghi e dalla bellezza, così inclini alla propria sensibilità, e tali da frequentarla più volte. Ma sarà solo più avanti nel tempo, all’incontro con la propria consorte di origini tuscaniesi, che si renderà concreta e naturale la scelta di stabilirsi a Tuscania per trascorrervi i momenti di riposo nell’ultimo periodo della sua vita.

Così ora è tumulato nella tomba di famiglia di chi ne ha condiviso le passioni e lo ha affiancato negli ultimi 25 anni, ed a cui va distinta una particolare vicinanza. Lascia il vuoto della propria amabilità per chi lo ha conosciuto direttamente, ed a tutti le sue poesie, le sue composizioni musicali, ed oltre 50 anni d’impegno critico e di passione al dibattito per l’arte, la letteratura e la musica.





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