Tuscania senza acqua: disagi quotidiani e l’urgenza di investire
Nell’ultimo periodo, a Tuscania l’acqua è venuta a mancare diverse volte, oggi compreso, trasformando gesti quotidiani come lavarsi, cucinare o semplicemente riempire una bottiglia in vere e proprie sfide per le famiglie. Per le attività commerciali e i piccoli negozi del paese, la situazione ha significato interruzioni del lavoro, difficoltà nel servire i clienti e costi imprevisti per trovare soluzioni alternative.
Chi abita in città racconta di dover ricorrere a taniche, di dover riorganizzare le proprie giornate e di sentirsi impotente di fronte a un problema che sembra ripetersi negli anni. Questi disagi non sono solo momentanei: mettono in luce la vulnerabilità di un servizio essenziale e la necessità di interventi strutturali urgenti.
La normativa prevede che i gestori del servizio idrico diano almeno 48 ore di preavviso per lavori programmati, con un’interruzione massima di 24 ore. In caso di guasti imprevisti, deve essere attivato un servizio sostitutivo entro 48 ore. Tuttavia, come dimostrano le difficoltà di questi giorni, quando gli impianti richiedono manutenzione straordinaria, i tempi previsti non bastano a prevenire i disagi.
Proprio per affrontare problemi come questi, i fondi del PNRR rappresentano un’opportunità concreta. Con risorse dedicate al miglioramento delle infrastrutture idriche e alla resilienza dei servizi pubblici, sarebbe possibile pianificare interventi mirati, prevenire emergenze e garantire continuità a cittadini e imprese.
Quello che è successo a Tuscania non è solo un inconveniente temporaneo: è un richiamo all’importanza di investire in manutenzione e infrastrutture, per proteggere la quotidianità di chi vive e lavora nel territorio. Ogni giorno senza acqua mette a rischio la vita di famiglie e attività, e dimostra quanto sia urgente agire prima che la prossima emergenza si ripeta.