● - COMUNE DI TUSCANIA, PASSIONE SPORTIVA, PALLAVOLO IN SERIE A e LICEO SPORTIVO - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● - COMUNE DI TUSCANIA, PASSIONE SPORTIVA, PALLAVOLO IN SERIE A e LICEO SPORTIVO

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ricevo da Dario Mencagli e pubblico nel mio blog:
 
dal Corriere di Viterbo, Sabato 31 dicembre,  pag. 31: "VOLLEY A2 MASCHILE. TUSCANIA: IL COMUNE COMPRA 500 BIGLIETTI PER IL FINALE DI COPPA".
 
Mi passano questo articolo (non firmato) col commento: “Per la Banda musicale non ci sono soldi, per 500 biglietti sì!”. Certo: 500 biglietti sono tanti soldi! Leggo l’articolo.  Il giornalista scrive che l’assessore allo sport Leopoldo Liberati “ confessa” un  contributo di 500 euro (non 500 biglietti: errore nel titolo!) per biglietti da destinare ai tifosi della “Bolgia”! (Ho controllato poi sull’albo pretorio: la delibera n. 82 del 31.010.2017 dà 2500 euro, non 500, alla società sportiva).
 
Invece che una polemica, mi viene in mente una proposta: ”Se la passione sportiva può portare un Comune, in difficoltà finanziarie, a offrire 2500 euro per biglietti, ai tifosi della sua squadra di serie A, forse è il momento buono per riproporre il Liceo sportivo!”
 
Anche quello è sport  e, per di più, dura nel tempo, non solo un campionato ed è un investimento produttivo. Da tanti anni se ne parla, a Tuscania.
  • Come valorizzare il centro sportivo di Tuscania, forse il più completo della provincia di Viterbo?
  • Quale indirizzo chiedere per le scuole superiori di Tuscania (Professionale e scientifico), per fermare la perdita di iscrizioni e la chiusura, come naturale conseguenza?
  • Come riaprire la piscina coperta, chiusa da anni e a rischio di aandono totale?
  • Come avere una direzione scolastica per Tuscania, senza dover dipendere sempre o da Tarquinia, o da Viterbo, o da Vetralla?
 
Domande finora senza risposta concreta. Un’altra ragione mi ha fatto pensare che qualcosa può succedere di nuovo, anche se i tempi sono molto lunghi. Ho visto che stanno costruendo un asilo nido (sul posto dov’era il prefabbricato metallico offerto dai Cavalieri di Malta nel 1971, come asilo di primo soccorso dopo il terremoto). E’ finito il rustico e da mesi tutto è fermo: speriamo che riprendano presto i lavori per finirlo.
 
Sono passati 25 anni dal 1991, quando avevo chiesto quel prefabbricato in disuso (c’era ormai da anni l’asilo in muratura) per fare un asilo nido. Mi fu risposto dal presidente dell’ente asilo, nominato dal Comune, che serviva a loro. Chiesi al sindaco: rispose che a Tuscania non c’era bisogno di asili nido, perché erano le famiglie a pensare ai figli; e, per le donne, era meglio restare a casa. Fu fatta una riunione al teatro, con parecchie famiglie. L’assessore ai servizi sociali disse che non si poteva fare niente. Chiesi al parroco del sacro Cuore. Mise a disposizione gratis un appartamento della casa parrocchiale e ci facemmo una “casa dei bambini”, ispirata alla Montessori e con materiale montessoriano (comprato a Tolentino, dall’asilo ormai chiuso della ben conosciuta ditta Ferragamo). Poi l’asilo fu spostato alla GESCAL, dove è tuttora.
 
Spero che i tempi di attesa per il liceo sportivo (siamo già verso quota 15!) siano più brevi dei 25 anni dell’asilo nido. E’ importante non perdere mai la speranza!
 
Come si può partire in questa impresa del Liceo sportivo?
 
PRIMO: pensare che si tratta di un investimento produttivo e noAn di una spesa a fondo perduto.
Un solo esempio: lo sport studentesco si fa da ottobre a giugno. Potrebbe dar lavoro in quel  periodo alle strutture ricettive di Tuscania, che adesso contano, per lo più, sull’estate.
 
SECONDO:  contare sulle proprie forze.  BOC: buoni comunali del tesoro
Il direttore del CARECA,  (consorzio di imprese viterbesi) Fiorenzo de Stefanis, andò, anni fa, dal presidente della Provincia Marini per avere l’incarico del progetto per una nuova sede delle scuole superiori, da costruire attaccata al centro sportivo dell’Olivo. Così aveva programmato l’assessore provinciale ai lavori pubblici Erino Pompei. Era da costruire in project  financing (la ditta finanzia l’opera e negozia cosa avere in cambio dall’ente pubblico). Si sentì dire dal presidente Marini: “Nuova sede: no il liceo di Tuscania, sì il liceo Ruffini di Viterbo!”. Non andò in porto nessuno dei due!
I milioni di euro che i Tuscanesi depositano nelle banche locali (ormai non sono più locali, manco di nome), non producono ricchezza per noi, ma emigrano altrove. Il Comune può emettere BOC (buoni comunali del Tesoro), chiamando i cittadini a sostenere questa iniziativa, per sé e per i propri figli.
 
TERZO: EUROPA
Presentare un progetto europeo  di sport studentesco e giovanile (Tuscania capitale dello sport provinciale, regionale, nazionale, europeo), cercando partner in altri paesi europei e usando fondi europei esistenti per queste finalità. Una nostra concittadina, Monia Montechiarini (emigrata al nord, esperta di progetti UE) potrebbe di sicuro dare una mano.
 
QUARTO: RIUNIRE TUTTE LE SCUOLE (ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORI) NEL NUOVO EDIFICIO.
Si chiama verticalizzazione. Esiste in tanti posti, in Italia e all’estero. Avremmo così una direzione unica a Tuscania. Gli edifici dismessi potrebbero essere venduti per finanziare la nuova sede o usati in altro modo. Per esempio: l’edificio delle scuole elementari, così centrale, sarebbe una sede ideale per i servizi sanitari. (Sarebbe stato ideale per il progetto Alzheimer, ma ormai i 3 milioni di euro li abbiamo persi! La sede attuale della ASL potrebbe finalmente diventare l’ostello della Gioventù, secondo il restauro fatto dopo il terremoto). Oppure potrebbero essere destinati ad altri servizi.
 
Quando il Comune, con sede nuova e impianti sportivi annessi, chiederà il liceo sportivo, chi potrà dire: “Non è la sede adatta!”?



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