- SO' RICORDI ...♫ ...DE UN TEMPO BELLO...♪ CHE NUN C'È PIÙ.... ♫ ….♪ “DA VIA RIVELLINO A PIAZZA MATTEOTTI” - Succede a Tuscania 2013 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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- SO' RICORDI ...♫ ...DE UN TEMPO BELLO...♪ CHE NUN C'È PIÙ.... ♫ ….♪ “DA VIA RIVELLINO A PIAZZA MATTEOTTI”

Pubblicato da Solforio in Solforio · 29/3/2013 18:31:03

Senza andare troppo per il sottile per intenderci la chiamiamo "PIAZZA NOVA". E' stata il centro del storico,  agorà di Tuscania fino alla sera del sisma del 6 febbraio 1971 poi nonostante l'ottima  ricostruzione, il declino.

Tutti  gli anziani hanno  ricordi di "piazza nova" e dopo il terremoto ,vederla abbandonata non è piacevole. Era il salotto di Tuscania,il punto di ritrovo del paese ,quando la sera dopo una giornata di lavoro o di scuola si andava a  passeggiare e socializzare ma anche a dare e trovare lavoro perchè era sempre piena di gente, soprattutto d'inverno in quanto abbastanza riparata dal freddo; da piazza Basile alla meridiana e viceversa e ci si concedeva una partita a carte o a biliardo negli innumerevoli bar: Agostino Tamagnini, Fulvio Falleroni, "le ACLI"; limitrofe  c'erano "le fraschette" con vino casareccio per gli appassionati, Nel primo negozio a sinistra in foto lavorava l'elettricista radiotecnico e radioamatore Lidano Brachetti,esperto a nella riparazione delle prime radio a valvole.

Mentre al lato opposto c'era Ovidio “lo schoffer”, da non dimenticare la tabaccheria di Peppino Nardi (fratello di Don Dario).

Sotto il terrazzo della meridiana e di lato in prossimità delle scalette due negozi di tessuti di Gambi rifornivano le sarte casalinghe che andavano a "staccare la stoffa"per confezionare vestiti fai da  te e la lana da lavorare con i ferri.

La chiesa di S. Giovanni e l'oratorio era molto frequentata da giovani e anziani ma il suo culmine lo raggiungeva in occasione della processione del Venerdì Santo con il trasporto  della Madonna Addolorata dove gli araldi,e gli incappucciati penitenti sotto la coordinazione di don  Dario si riunivano settimane  prima per i preparativi. Ricordo la veemente predica del sacerdote passionista alla fine della processione nella piazza gremita.  

Vicino la chiesa la farmacia "Ventura "sempre in attività per l'eterna battaglia contro i microbi e i buoni consigli del dott. Vittorio.

Ad angolo con via della Salute  l'emporio di Telemoco che vendeva un po' di tutto, dai chiodi al carburo di calcio usato per le lampade ad acetilene, che pesava con una bilancia da tavolo a piatti come quella del farmacista, e  poi ancora un negozio di stoffe e vestiti dove il maestro Spurio tra un cliente e un altro era impegnato in animatissime discussioni politiche, con il cartello affisso "In questo negozio non si parla di politica".

Veniva la bottega di Corrado che tra l'altro, riforniva i cacciatori di doppiette,  cartucce e carabine ad aria compressa  e di fronte il negozio più amato dai bambini  "la  Claudina" dove "con tutto a 10 lire" potevano comprare i giocattoli dei sogni.  

Era anche il tempo che (ora fuorilegge) il  D.D.T. si vendeva sfuso e si spruzzava con un'apposita pompetta per la guerra alle mosche . Più avanti un negozio di scarpe   e davanti  l'osteria di Borbottino e il giornalaio.

Poi il barbiere Aldo de Remetto  e  più avanti il bar "Falleroni"e "  l'orologiaio" suo parente   e di  fronte "le ACLI con  Bar, bottega alimentari e sopra un piano dedicato ad attività ricreativa con tanto dell'immancabile Biliardo.

Ad angolo  la caserma dei carabinieri con due fiammanti moto Guzzi Rosse "FALCONE" con volano esterno e di fronte l'ufficio postale con il suo trasmettitore ad alfabeto morse per i telegrammi.

            Solforio



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