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- UN BRUTTO SPETTACOLO

Pubblicato da Giuseppe Catalini in Blog Toscanella · 23/9/2014 08:51:43

Venerdì 19 settembre 2014, presso la sala consiliare del Comune di Tuscania ho assistito ad uno spettacolo. Ve lo siete perso tutti e io ero l’unico spettatore, ma siccome non voglio essere egoista, desidero rendere partecipi tutti i cittadini di ciò che è successo.
Il titolo: "Modifica regolamento commissioni consiliari" - atto unico genere tragicomico.


Gli attori nei vari ruoli:

  • Il Presidente che non presiede,

  • il membro che assume il ruolo di protagonista,

  • il consigliere di minoranza che richiama ad un più attento e responsabile comportamento di tutti.


Attori non protagonisti:

  • la chiarezza, insieme alla verità e alla trasparenza.


Antefatto: i soggetti, già diverse volte si erano incontrati in seduta pubblica per stabilire le necessarie modifiche al regolamento che presentava anche grossolane ripetizioni, dovute a "copia e incolla". Durante l’ultima riunione del 5 settembre anno Domini 2014, il consigliere Rossi, al fine di velocizzare la procedura, aveva consegnato un documento di poco meno di 20 righe, contenente le proposte di modifica da sottoporre alla valutazione e votazione dei membri della commissione.

La vicenda dei giorni nostri: un membro della commissione comincia a fare domande e chiede al Rossi di leggere e illustrare il testo. Rossi comincia e lo stesso membro gli oppone diverse obiezioni, tra le quali anche il costo eccessivo dell’eventuale SMS per avvisare i consiglieri in caso di convocazione urgente.

Tutto si svolge senza troppe emozioni per lo spettatore. Mi aspetto quindi che le la proposta di modifica (ripeto consegnata a tutti i consiglieri in data 05 settembre 2014) venga posta a votazione, per parti separate o nella sua interezza.

All’improvviso, colpo di scena! Il consigliere che svolge il ruolo di attore protagonista dichiara che la maggioranza esaminerà il documento e deciderà come si dovrà votare.

Appare un’espressione di meraviglia sul viso del consigliere Rossi, che subito fa notare che il documento è a disposizione di tutti (maggioranza e minoranze) da due settimane e che quindi non capisce per quale motivo non votare. Aggiunge che ogni consigliere dovrebbe aver avuto il tempo necessario per esaminare, valutare e prendere le necessarie decisioni, sia come singolo che come gruppo.

Niente da fare! Il consigliere attore principale è irremovibile e dice che la maggioranza ha deciso così.

Lo spettacolo non mi piace e mi alzo per andarmene, quando sento che nel prosieguo del dibattito, Rossi fa presente che a suo avviso non è corretto e rispettoso tirare per le lunghe così e aggiornare la riunione ancora una volta. Lo stesso invoca il rispetto per i consiglieri e i cittadini che essi rappresentano, e rileva che ogni presenza in consiglio o commissione, sottrae una giornata lavorativa, oltre a ritardare l’approvazione di una modifica necessaria. Quindi ribadisce che di ciò si deve tenere conto ed evitare continui e soprattutto inutili rinvii.

Mi fermo vicino alla porta e rivolgo l’attenzione all’attore protagonista che sta ripetendo che la maggioranza così ha deciso e così si farà, piaccia o no. Il suo tono è perentorio e il suo atteggiamento mi ricorda altri attori, in altri film, che con maggiore convinzione fanno capire che loro hanno il potere e che intendono esercitarlo come meglio credono: delle regole e degli interessi della gente, se ne fregano. Quegli altri attori, s’intende!
Qui la cosa assume toni grotteschi e temo di aver sbagliato spettacolo. Mi impongo di non pensare che si voglia limitare l’esercizio della Democrazia e il confronto delle idee. Si, voglio andarmene, ma vedo che anche gli attori stanno abbandonando la scena. Incrocio lo sguardo di qualcuno e, a sipario ormai calato, mi lascio sfuggire un’amara considerazione a voce alta. Dico che mi sembra strano che per approvare 5 modifiche che in totale occupano 17 righe, occorra rinviare ancora la commissione.

Poi mi lascio sfuggire un dubbio che mi assale: non siete capaci o non volete?

Questo è il film, che potrei dire di aver visto gratis, ma così non è. Infatti qualcuno paga il biglietto: i cittadini che dovranno vedere convocata ancora questa (e forse altre) commissioni per parlare di cose di cui si è già parlato, esaminare in seduta documenti che sono già stati inviati a tutti, rinviare votazioni perché la maggioranza è la maggioranza e ha deciso così, vedere pianificare cose di cui non si ha la conoscenza dovuta e allora consulenze, commissioni, pareri …

Un brutto spettacolo, e temo che la programmazione futura non ci riservi cose più interessanti, visto che la compagnia e la regia sono sempre le stesse!

Per dovere civico continuerò a seguire gli eventi e, come succede a teatro, mi riservo di applaudire o fischiare lo spettacolo.

Questo lo fischio!

Giuseppe Catalini




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