*-* NATALI: “TANTI ERRORI E POCHE CERTEZZE, DA POTESTIO CI ASPETTAVAMO QUALCOSA DI MEGLIO” SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, ARRIVA CON UN RITARDO DI DUE MESI LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE ALL’EX SINDACO. - Succede a Tuscania 2014 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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*-* NATALI: “TANTI ERRORI E POCHE CERTEZZE, DA POTESTIO CI ASPETTAVAMO QUALCOSA DI MEGLIO” SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, ARRIVA CON UN RITARDO DI DUE MESI LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE ALL’EX SINDACO.

Pubblicato da Luigi Pica in Blog Toscanella · 12/11/2014 19:00:00
“Una risposta tardiva e nebulosa”, così l’ex sindaco Massimo Natali commenta la risposta all’interrogazione sulla raccolta differenziata presentata in consiglio comunale tre mesi fa e rivolta all’assessore competente, Vincenzo Potestio. La missiva, datata 24 ottobre è arrivata a Natali ben oltre i termini previsti dalla legge, ovvero 30 giorni. Meglio tardi che mai recita un proverbio, ma non sembra essere questo il caso.
 
“L’interrogazione che ho presentato in consiglio comunale sulla raccolta differenziata – spiega Natali -  si è resa necessario quando dopo mesi dall’insediamento della nuova giunta, sul progetto per la differenziazione dei rifiuti presentato ed approvato durante la mia amministrazione ed in attesa di pubblicazione del bando di gara, era calato il silenzio più assoluto. Ora con clamoroso ritardo, arriva questa risposta che ha veramente dell’assurdo.  L’assessore Potestio dichiara infatti di essere al lavoro “da mesi” per redigere un nuovo piano per la differenziazione dei rifiuti con relativo bando di gara d’appalto. A questo punto è chiaro come l’attuale giunta non condivida il progetto presentato da quella precedente anche se lo stesso è stato approvato in sede di consiglio comunale all’unanimità dai 15 consiglieri presenti in aula, tra i quali l’attuale vicesindaco Leopoldo Liberati ed il consigliere di maggioranza Sabatino Tuccini.
 
Non capisco quindi come in pochi giorni questi abbiano potuto cambiare drasticamente idea su una cosa che prima giudicavano valida. Vale la pena ricordare che il progetto approvato nasceva da un lungo lavoro avente ad oggetto l’analisi di fattibilità di un sistema di raccolta “domiciliare” dei rifiuti urbani ed assimilati nel territorio comunale di Tuscania e lo studio sull’attuazione od esecuzione dell’analisi di fattibilità stessa. Lavoro per il quale era stato incaricato l’avvocato Ilaria Micol Riccio, consulente ambientale di comprovata esperienza nel settore dell’igiene urbana già responsabile di progetti analoghi in comuni oggi ritenuti “virtuosi” nella gestione dei rifiuti. Il progetto dell’avvocato Riccio garantiva risultati di differenziazione previsti dalla legge.
 
E non è poco se si considera che i comuni italiani sono tenuti per legge a differenziare il 65% dei rifiuti urbani pena sanzioni pesantissime. Insomma senza differenziata, o meglio senza una differenziata che funzioni, avremo tasse salatissime sui rifiuti. Quindi, differenziazione, abbattimento del rischio di sanzioni ed oneri meno pesanti per lo smaltimento erano gli obiettivi della mia amministrazione, non sembrano chiari invece quelli dell’amministrazione attuale, almeno a giudicare dalle motivazioni accampate dall’assessore Potestio peraltro partendo da dati errati.
 
L’assessore scrive infatti: “la raccolta differenziata viene attestata al comune pari al 13,97% nel 2010 mentre passa al 9,8% nel 2013 (si attesta una diminuzione negli anni in controtendenza con quanto si evince dalle esperienze di altri Comuni)”.
 
In realtà la percentuale di differenziazione è cresciuta nel 2013 rispetto al 2010, attestandosi attorno al 14,84% questo a dimostrazione non di un disinteresse della popolazione (come la nota dell’assessore lascia intendere) ma che anche se le famiglie sono lasciate completamente sole e non vengono incentivate alla differenziazione, il tema è fortemente sentito tanto da indurre sempre più cittadini a differenziare i rifiuti direttamente in discarica. A fronte di questo dato potete immaginare di quanto aumenterebbe la percentuale se la differenziata si facesse con il sistema porta a porta, l’unico di comprovata efficacia. Dalla missiva di Potestio sembra di capire inoltre che il raggiungimento della diminuzione del costo di smaltimento non sia un preoccupazione per l’attuale giunta, dal momento che scrive: “già nel 2011 l’amministrazione pagava una cifra pari a circa 127,00 euro”. Come dobbiamo interpretare tale affermazione? Come a dire, già allora pagavamo tanto, possiamo far fronte alle spese?
 
L’unica cosa chiara è che Potestio sbaglia ancora. Il costo per lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti era pari infatti a 93,49 euro, e non a 127,00. Comunque anziché un deterrente, un tale costo deve risultare un motivo in più per procedere celermente all’implementazione di un sistema di raccolta differenziata che faccia ottenere il massimo risparmio. L’ennesima precisazione va fatta su un’altra affermazione dell’assessore, che fa riferimento, questa volta in merito al progetto approvato durante la mia amministrazione, ad “assenza di numerosi servizi nel quadro dei servizi in appalto”.
 
E’ chiaro che Potestio non ha ben compreso come il progetto della raccolta differenziata dei rifiuti – spiega Natali - è relativo esclusivamente al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ed assimilati, come il nome stesso dice. Gli altri servizi di igiene urbana, pulizia delle strade, marciapiedi rimangono infatti nelle maglie dello svolgimento diretto da parte del Comune per chiari motivi di interesse occupazionale. Dall’assessore Potestio, ci aspettavamo qualcosa di meglio dopo tre mesi di attesa nei quali noi abbiamo atteso una risposta e lui, come ci ha scritto, ha lungamente lavorato al tema in oggetto, magari una lettera con qualche errore in meno e qualche certezza in più- conclude la nota.”.



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