--- INCENDIO TUSCANIA EMI, PARLA IL PERITO DEL GIUDICE: "NON FU COLPA DEGLI OPERAI" - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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--- INCENDIO TUSCANIA EMI, PARLA IL PERITO DEL GIUDICE: "NON FU COLPA DEGLI OPERAI"

Pubblicato da in Dal Web ·

Fonte: TusciaWeb
Supermercato in fiamme, tre indagati.
 
Era divampato in piena notte l’incendio che a fine novembre 2011 distrusse l’Emi market di Tuscania. Per questo episodio sono stati indagati tre operai, appartenenti a un’azienda viterbese che stava smaltendo le lastre d’amianto presenti sul tetto del supermercato.
 
Il reato ipotizzato è incendio colposo. Secondo gli inquirenti, infatti, le fiamme divamparono a causa dei lavori di manutenzioni.
 
A ribaltare quest’ipotesi, ieri davanti al gup, il perito incaricato dal giudice di svolgere un’indagine sulle cause dell’incendio. “Le fiamme divamparono per un corto circuito nel locale delle celle frigorifero delle carni – dice in aula il perito -. Ciò si evince dalle alte temperature registrate il quel punto, che fusero anche l’alluminio dei congelatori.
 
Secondo il perito non furono i lavori a provocare l’incendio. “Non fu colpa degli operai – continua -. Il solaio si carbonizzò perché le fiamme divamparono in pochissimi secondi, a causa di un foro presente nel solaio”.
 
La difesa dei tre operai indagati, ha chiesto il rito abbreviato. La discussione a fine settembre.
 
La notte tra il 20 e 21 novembre 2011, i pompieri lavorarono per più di tre ore per cercare di domare le fiamme. Furono decine i mezzi impiegati. Due le squadre dalla centrale, una dal distaccamento di Gradoli, un’autoscala, un’autobotte e il nucleare-biologico-chimico-radiologico, proprio per la presenza di lastre d’amianto.

 
In supporto arrivò anche un’autoscala da Civitavecchia, un’autobotte da Orbetello e una dal distaccamento romano del Tuscolano. Una volta domato l’incendio, i pompieri intervennero anche dall’alto per rimuovere tutte le strutture pericolanti rimaste sospese. Il solaio si carbonizzò e l’intera copertura era crollata.




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