● - GIUSEPPE LUCHETTI PRIMICERIO DELLA CATTEDRALE DI TOSCANELLA. di Alberto Eusebio Arieti - Succede a Tuscania - Toscanella

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● - GIUSEPPE LUCHETTI PRIMICERIO DELLA CATTEDRALE DI TOSCANELLA. di Alberto Eusebio Arieti

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

Foto di repertorio

Era dottore dell’una e dell’altra legge e dal 1804 fu l’arciprete di Tuscania. Nel 1810 , in quanto refrattario al regime napoleonico, fu uno dei sacerdoti che furono deportati a Parma dai francesi. Dopo essere tornato a Toscanella, nel 1821 divenne primicerio. Dopo la morte del cardinale Antonio Gabriele Severoli, nel 1824 fu eletto vicario generale capitolare, durante la sede vacante, la qual carica mantenne  fino al 1826.
 
Il 16 febbraio 1825 dalla Cancelleria Generale Capitolare della cattedrale di San Giacomo Maggiore Apostolo scrisse un Editto per il prezioso tempo della quaresima:
 
- non si potevano mangiare cibi proibiti eccettuato l’Ospedale ed il Monastero;
 
- nelle bettole, osterie ed alberghi non si poteva preparare o mangiare sorta alcuna di carne o altra vivanda proibita;
 
- non si potevano fare balli, veglie, commedie e bagordi, suonare o cantare per la città;
 
- nessun ciarlatano  o chiunque altra persona con suoni e canti o senza di essi poteva far circoli o adunanze anche sotto pretesto di vendere i medicamenti;
 
- era vietato  giuocare e far giuocare nelle proprie case e nelle bettole, giocarsi con formaggio o ruzzola nei giorni festivi ed in quelli feriali in tempo di predica.
 
Nel giorno solenne della Pasqua tutte le botteghe e le bettole dovettero rimanere chiuse. Veniva inoltre raccomandata l’esatta osservanza del digiuno quaresimale.
 
Per i trasgressori erano previste pene pecuniarie da scudi uno, due, dieci e venticinque o tre e cinque giorni di carcere.
Alberto Eusebio Arieti



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