19. Ladislao torna a Roma e parte alla volta di Bologna per capovolgere la situazione politica a suo favore; sua misteriosa morte (1414) - Tartaglia-new

Vai ai contenuti

Menu principale:

19. Ladislao torna a Roma e parte alla volta di Bologna per capovolgere la situazione politica a suo favore; sua misteriosa morte (1414)

Convegno > Paragrafo da 11 a20

A quel punto Ladislao decise dei giocare d’audacia, ponendo le basi in suo favore, in modo che tutte le forze in campo si trovassero di fronte al fatto compiuto. Partì da Napoli alla fine di febbraio 1414. La sera del 14 marzo entrò di nuovo a Roma da Porta S. Giovanni e vi si trattenne da padrone fino al 25 aprile; poi toccò i maggiori centri del Patrimonio (Viterbo, Orvieto) e raggiunse Todi (8 giungo) con l’intenzione di puntare su Bologna, ma i Fiorentini fecero di tutto per bloccarlo e, il 22 aprile, riuscirono a siglare la pace con Ladislao, che ripiegò sulla fedele Perugia.

Le cose non si stavano svolgendo con la rapidità desiderata, ma una mossa vincente ai danni della lega era riuscito a compierla: aveva portato dalla sua parte (gennaio 1414) Paolo Orsini (che, per l’ennesima volta cambiava bandiera) e lo faceva rappacificare con lo Sforza. Venendo, però, a sapere che l'Orsini continuava ad intrattenere segreti rapporti con la parte delle Lega filopontificia, lo fece arrestare a Perugia, insieme ad altri baroni romani.

Qui accadde l’imprevisto. Mentre stava sotto Todi, minacciandola per la sua ostilità, Ladislao fu colto da un morbo violentissimo (avvelenamento?). Allora, lasciato il comando allo Sforza, si fece portare precipitosamente ad Ostia, dove si imbarcò per Napoli, trascinandosi sempre dietro Paolo Orsini. Sbarcato il 2 agosto 1414, Ladislao morì il 6, in Castel Nuovo, tra atroci dolori, mentre gridava di voler strozzare con le sue mani il traditore Paolo Orsini.  

 
Torna ai contenuti | Torna al menu