13. Giovanni XXIII cerca di Trattare con Ladislao: la pace di S. Felice (1412); la cavalcata a S. Paolo. - Tartaglia-new

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13. Giovanni XXIII cerca di Trattare con Ladislao: la pace di S. Felice (1412); la cavalcata a S. Paolo.

Convegno > Paragrafo da 11 a20

Comunque il Papa pisano cominciava a rendersi conto che la partenza di Luigi II d’Angiò era stata troppo grave per la sua causa; allora cercò di trattare con Ladislao, tramite il card. Rinaldo Brancaccio, per giungere ad un’eventuale pace. E la pace effettivamente fu siglata sulla spiaggia di S. Felice il 17 giugno 1412.

Per celebrare l’avvenuta pacificazione, il 30 giugno si radunarono fuori Porta S. Paolo, nei pressi del monastero, Paolo Orsini (con la moglie Rita Sanguigni sorella dell’abate Giovanni), Giovanni Colonna, Braccio da Montone, Tartaglia e molti altri capitani. Naturalmente, nei lunghi e dettagliati patti, venne anche stabilito che Ladislao riconosceva Giovanni XXIII come vero papa ed abbandonava a se stesso il povero papa romano Gregorio XII, che dovette lasciare il Regno il 31 ottobre, per raggiungere, dopo un lungo peregrinare, Rimini il 24 dicembre sotto la protezione di Carlo Malatesti. Nella pace di S. Felice vennero incluse anche le Repubbliche di Firenze e di Siena, che erano in pace tra loro per un trattato decennale stipulato nel 1408.

Giovanni XXIII pensò subito ad organizzare a Roma un concilio, che si aprì il 10 febbraio 1413, ma quel Papa non riuscì a concludere nulla di concreto ed il 3 marzo emanò una nuova bolla, con la quale stabiliva l’apertura di un nuovo concilio, per il dicembre successivo, in località da designare. Contemporaneamente Giovanni XXIII prendeva dei contatti con Sigismondo di Lussemburgo, Re di Germania e Re dei Romani, aspirante alla corona del Sacro Romano Impero (la otterrà solo il 31.5.1433).  


 
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