Toscanella - Vocabolario tuscanese


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Lettera R

Racimolo: Il grappolo dell’uva, ma è un termine che può indicare qualcosa di striminzito.

Ramata: Qualcosa venuta o data tutta insieme; per es.: “ha preso ‘na ramata de schiaffe” oppure: “iere mentre pioveva... è venuta giù ‘na ramata che ha sfojato tutto ‘l persico....”

Ramina: Come lo sgommarello, è un arnese da cucina, per raccogliere gli ingredienti dalla pentola, lasciando scolare i liquidi.

Rampazzo: Grappolo, generalmente dell’uva. Se una persona è fatto a rampazzo significa che ha modi strani di agire.

Rapazzola: Letto rudimentale in legno con materasso fatto con foglie di granturco. Oggi termine usato per descrivere un letto non molto comodo o in disordine. Frase: ”T’ho rifatto ‘l letto, che n’è manco mezz’ora, e ‘ngià l’hae fatto diventà ‘na rapazzola:”

Raschiamesa: è lo strumento che serviva per raschiare la farina che rimaneva nel fondo della mesa

Raspo: Per raspo si intende il grappolo dell'uva privo di acini; con questo termine, si intende anche dire il fastidio della gola, forse a causa di una raucedine o in presenza di catarro; quindi raspare forse intende il grattare della gola. E' tipico il raspare durante la Messa, generalmente dovuto a cause nervose. Frase: "Domenica, a la Messa, le gente raspavono tanto forte che manco se capiva quello che diceva 'l prete".

Rasposo: In italiano raspo significa: grappolo d’uva privato degli acini. In tuscanese si da del "rasposo"ad un bambino che si atteggia ad imitare i grandi.

Raspuio: Termine struppiato di raspo che è il grappolo dell’uva privo di acini.

Ratta: la ratta è una membrana che copre le budella, ma in genere per i tuscanesi la ratta è la milza, termine in disuso. E' invece ancora in uso la frase: "M'ha fatto magna' la ratta" nel senso che mi ha fatto arrabbiare da infiammamrmi la milza.

Riccotinare: Il verbo è anche usato per indicare una persona che, per il suo vestire o i suoi modi di fare è, in un certo senso, preciso.

Rifreddore: Termine struppiato dell'italiano raffreddore.

Rinnacciare: Mettere dei punti ad un indumento per riparare uno strappo. Molto usato dal tuscanese per indicare la riparazione del pedalino (calzino).

Rintorcinare: Attorcigliare, torcere. Per es. "Rintorcinarsi dai dolori" oppure "quel vecchio è tutto rintorcinato".
Vi è anche un detto: "
grosso e corto, lo sopporto - lungo e fino, me rintorcino".

Riparpato: Termine che indica un imbarazzo nel fare o dire qualcosa.

Risicato: Che ha una dimensione al limite della normalità, può essere risicato (per es.) un cappotto.

Retrepio o Ritreppio: Orlo di gonna o pantalone. La prima forma è dialettale più volgare, la seconda più formale, ma sempre dialettale.

Rivurticare: Rivoltare (per es.) un cappotto o altro.

Rocchio: Termine usato per indicare una salciccia di suino. Frase: “Ho ammazzato ‘lmaiale, e ho fatto tre corone de rocchie.” Oppure il termine è anche usato per dire, che si è andati in giro senza una meta precisa. Frase: “iere, ‘n ciavevo niente da fa, e so’ stato a rocchio tutto ‘l giorno”.
Famosa è la frase di un tuscanese rilasciata in un intervista subito dopo il terremoto del ’71, alla domanda del giornalista che chiedeva dove era andato, in quanto senza casa, rispose:
E ‘n ‘ndo’ voe che vada…?? So’ stato a rocchio tutto ‘l giorno”. La trasmissione, seguita a livello nazionale, ha smosso la curiosità di molti, cercando nelle cartine geografiche, la località “Rocchio”, che, naturalmente, non esiste.

Roncio: Come il marraccio (vedi) è un arnese agricolo con manico di legno.

Rubbio: Misura di un appezzamento di terreno di circa 18.000 m . Frase: “’L mi’ pa’, quanno è morto, m’ha lasciato cinque rubbie de terra.”

Ruciardala: Termine stroppiato di lucertola.

Rucione: Deriva, in italiano, dal verbo “strusciare”, e quindi sfiorare, toccare appena. In tuscanese, andare rucione significa camminare vicino ad un muro, una strada, e quindi “strusciare” il percorso. Il termine, anche se struppiato, si avvicina molto all’italiano. Frase: “Benché annavo rucione al muro…. A momente me piava sotto co’ la machina..” oppure: “Da quanto me fae schifo…. Manco ciò core a ruciatte..!!” Vedi anche A proda.

Ruscio: La pianta del pungitopo; gli spazzini la usavano come scopa per ripulire le strade.

Ruscio: Rami di un cespuglio che cresce spontaneo nei boschi, che veniva usato dagli “scopini” per pulire le strade della città.

Ruzzare: Avere sempre voglia di scherzare. Frase: "Ruzza, ruzza, prima o poe, qualcuno te sfascia 'l muso..!!"

Ruzzine: E' il termine struppiato dell'italiano ruggine che sta ad indicare l'ossidazione di un materiale ferroso.


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