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· - ''A TUSCANIA ASSISTIAMO ALLA SOSPENSIONE DELLA DEMOCRAZIA''

Pubblicato da in Insieme per Tuscania ·

 
L'opposizione chiede incontro al prefetto denunciando scorrettezze: ''Mai convocati i consigli straordinari da noi  richiesti''.
 
Sono le parole con cui i consiglieri di opposizione denunciano una serie di ''scorrettezze'' che starebbero subendo nello svolgimento delle proprie funzioni, tanto da annunciare di essere pronti anche a dimettersi.
 
Sotto accusa il presidente del consiglio comunale, al quale ''dai primi giorni del 2020 abbiamo chiesto, per ben tre volte, la convocazione di un Consiglio comunale straordinario'', senza risultati. Per questo Regino Brachetti, Serenella Pallottini e AnnaRita Properzi hanno scritto al prefetto Giovanni Bruno chiedendo cortesemente di essere ricevuti ''al fine di evitare possibili forme di protesta per tutelare la nostra dignità di consiglieri e dell’intero Consiglio comunale'' e ''per esporle le nostre ragioni''.
 
Norme alla mano, la minoranza ricorda che ''... il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri ... inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste'' (articolo 39, comma 2 del Tuoel). E che tale ''diritto di iniziativa'' viene riconosciuto anche in varie sentenze della giustizia amministrativa. ''Per cui, il presidente del Consiglio non può esimersi dall'adempimento richiesto e, nonostante ciò, non ha mai provveduto a far convocare un Consiglio straordinario con le richieste dei sottoscritti''.
 
Ma sempre secondo i rappresentanti dell’opposizione quelle che chiamano ''scorrettezze'' non finirebbero qui. Il caso riguarda stavolta la procedura per sostituire l'ex consigliere comunale di minoranza Vincenzo Potestio, che l’8 maggio ha presentato le sue dimissioni dalla carica. A seguito di ciò ''si dovrebbe dare avvio alla procedura di surroga con la convocazione del consiglio e la nomina del primo dei non eletti entro il termine acceleratorio di 10 giorni'', ma anche stavolta niente.
 
Continua la minoranza nella lettera al prefetto: ''Il successivo 18 maggio, il vicepresidente del Consiglio comunale convocava, per il prossimo 12 giugno, un consiglio straordinario (?) con all’ordine del giorno le sole dimissioni del consigliere Potestio senza aver inserito nessuno dei punti richiesti dai consiglieri di opposizione, senza aver rispettato il termine dei 10 giorni e senza aver neanche convocato la riunione dei capigruppo. Il vicepresidente ha consapevolmente escluso dall’ordine del giorno di un consiglio comunale povero di argomenti le nostre richieste. Il suo ruolo dovrebbe essere quello di organizzare i lavori, non di decidere quali proposte ammettere e quali no, visto che tutte le proposte hanno la stessa dignità''.
 
Brachetti, Pallottini e Properzi concludono: ''Questa è una scorrettezza istituzionale che si perpetra ormai da circa un anno, infatti ogni volta che chiediamo la convocazione di un consiglio straordinario siamo costretti, al fine di veder riconosciuto un nostro legittimo diritto, a rivolgerci a codesta autorità''.



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