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● – PER QUANTO TEMPO ANCORA QUESTO ODORE NAUSEABONDO? Di Regino Brachetti

Pubblicato da in Insieme per Tuscania ·
“Quanto sta accadendo è scandaloso. Stiamo assistendo a una corsa contro il tempo, molto sospetta, del sindaco e degli altri personaggi che ruotano attorno a lui e a questa vicenda affinchè l’impianto venga aperto prima possibile. In questa frenetica volata verso la trasformazione di Tuscania nella capitale dei rifiuti organici, notoriamente i più maleodoranti, non si fa scrupolo di calpestare ogni minimo decoro istituzionale, ignorando completamente la minoranza, nonostante una richiesta di Consiglio comunale straordinario sull’argomento”.
 
Questa sopra è una mia dichiarazione che risale ad un anno fa. Sembra passato un secolo da quando, inascoltati dal sindaco che nel frattempo si adoperava per organizzare visite guidate al sito, denunciavamo i gravi rischi che l’apertura dell’impianto avrebbe comportato per la città.
 
A distanza di un anno siamo stati facili profeti anche se avremmo preferito essere smentiti, se non altro per il bene e la salute dei nostri concittadini.
 
Spesso, da qualche mese, transitando la mattina presto sulla strada Tarquiniese e nel pomeriggio e la sera, passeggiando per le vie della città, si percepisce un pessimo odore che sembrerebbe provenire dal biodigestore del Fontanile delle Donne.
 
Se così fosse, allora l’impianto non sarebbe così sicuro ed esente dalla emissione di miasmi ed esalazioni malsane come venne assicurato dai gestori e dal nostro sindaco. Se così fosse l’impianto si starebbe trasformando in un ricettacolo di effluvi nauseabondi che appestano l’aria.
 
Se così fosse, in barba a tutte le rassicurazioni, a tutte le centraline di monitoraggio sistemate al fine di intercettare eventuali emissioni maleodoranti e ai controlli periodici effettuati da un istituto torinese, la tanto sbandierata efficienza dell’alta tecnologia anti puzza sembrerebbe non riuscire a bloccare le disgustose emissioni odorigene.
 
Siamo sicuri che queste fetide esalazioni non siano nocive per la salute? A distanza di un anno dalla sua apertura i gestori hanno provveduto a fare analisi e controlli delle emissioni odorigene e trasmetterli al comune? I nostri solerti amministratori non hanno ancora pensato di commissionare  in proprio analisi che possano certificare che non esiste alcun rischio per i cittadini e, ammesso che non ci sia, non sarebbe opportuno intervenire affinché questa puzza continui a creare disagio  a chi è costretto a respirarla?
 
C’è qualcuno che può rispondere alle domande sempre più pressanti e preoccupate che i cittadini postano sui social? Perché il sindaco, o meglio ancora l’assessore all’ambiente, che la notte andava facendo video nei pressi del biodigestore per rassicurare i cittadini, non rispondono?
 
Di fronte alla salute, alla tranquillità e al diritto di poter respirare aria pulita non ci sono giustificazioni che tengano. Oltre a bere e pagare un’acqua non potabile ora, secondo i nostri amministratori, dovremmo anche respirare un’aria malsana e fetida?
 
Regino Brachetti



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