● – TUSCANIA, ELEZIONI COMUNALI DEL 2014: “PER NON DIMENTICARE QUELLO CHE HANNO DETTO” - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● – TUSCANIA, ELEZIONI COMUNALI DEL 2014: “PER NON DIMENTICARE QUELLO CHE HANNO DETTO”

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
 
Tuscania, in 5 per una fascia (tricolore). L'incontro di Viterbonews24 coi candidati nella sala consiliare
 
Cinque candidati sindaco per un dibattito serio, fatto di tanti contenuti e poche polemiche. Sarà stato per lo stile dei partecipanti alla corsa per la fascia tricolore del prossimo 25 maggio, oppure per l'austerità istituzionale del luogo - la sala consigliare del Comune, gentilmente concessa -, ma l'ennesimo incontro di Viterbonews24 nel ciclo di appuntamenti verso il voto amministrativo, è stato un bel momento. Tutti e cinque i candidati hanno risposto con entusiasmo all'invito della redazione e dell'editore. Eccoli, rigorosamente in ordine alfabetico: Fabio Bartolacci (lista Obiettivo Comune), Regino Brachetti (Rinascita per Tuscania), Massimo Natali (sindaco uscente, si presenta per Esperienza e rinnovamento), Fabio Rossi (Movimento Cinque Stelle) e Alberto Scarito (Partito democratico). Ed entriamo nel dettaglio della discussione.
 
I TEMI CHIAVE Quali sono i punti qualificanti dei rispettivi programmi? Ecco le risposte.
 
Fabio Bartolacci: 'Dico turismo, cultura e servi sociali. Il turismo e la cultura, attraverso la trasformazione della riserva naturale in parco archeologico, con la possibilità di chiedere e ottenere i fondi europei dedicati. Per quanto riguarda le politiche sociali, credo che siano urgenti interventi verso le famiglie disagiate e i disabili. Penso all'orto sociale, un terreno comunale da dare in gestione alle persone bisognose, e al bus navetta, al servizio degli anziani soli per accompagnarli dalla periferia fino al centro, alle poste o al cimitero. Può essere utile per combattere la solitudine, così come la casa famiglia'.
 
Regino Brachetti: 'Ci sono cose importanti da fare. La riqualificazione della zona ex Gescal, ora case Ater, è una di esse. Bisogna ripensare e rilanciare il quartiere e le strutture che ospita, a partire dalle scuole, perché oggi la situazione è invivibile. Parliamo di oltre 300 famiglie che vivono nell'area e che hanno diritto a migliorare le loro condizioni, anche sfruttando eventuali contributi europei. Ma non dimentico iol centro storico, il più bello della provincia e, se sistemato, tra i primi tre dell'intera Italia centrale,. Anche in questo caso, senza fare promesse impossibili poi da mantenere, credo che l'Europa possa darci una mano importante. Aggiungo un altro punto, meno pratico ma altrettanto fondamentale: ritrovare la convivenza civile, sia a livello politico sui grandi progetti, sia tra i tuscanesi tutti'.
 
Massimo Natali: 'Premessa: più che sognare bisogna stare coi piedi per terra. Veniamo da cinque anni difficili, di crisi economica, con tre cambi di governo nazionale e una Regione che non ci è stata di alcun aiuto. Pensiamo alle cose primarie, alla valorizzazione del centro storico, per il quale è in piedi un finanziamento di 250mial euro. E il percorso di sentieri dalle necropoli fino al centro del cerro e poi al Maci, luoghi che anche negli ultimi tempi hanno avuto una crescita di visitatori. Il centro storico può essere rilanciato dalla vendita dei prodotti doc, alcune attività si sono già orientate in questo senso e mi auguro che altre seguano l'esempio. Il tutto, di pari passo con le politiche sociali: l'asilo nido è pronto, il centro d'aggregazione giovanile funziona bene con i suoi laboratori per i ragazzi'.
 
Alberto Scarito: 'Punto alla formazione e all'agricoltura. La formazione, nel senso che c'è la concreta possibilità di far diventare Tuscania la capitale dei corsi di formazione del centro Italia. Come? Istituendo una cabina di regìa per studiare dei corsi dei mestieri che vanno scomparendo, dal restauratore all'intagliatore, dalla pittura alla fotografia. Il tutto utilizzando le competenze locali. L'agricoltura? Per prima cosa si deve creare un marchio tipico tuscanese, e lavorare sulla rete di produttori locali'.
 
Fabio Rossi: 'Quello che ci interessa è l'informazione verso i cittadini, agevolare un circolo virtuoso di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini nell'attività decisionale. Il tuscanese deve essere al centro dell'attività amministrativa, tutti i servizi, vecchi e nuovi, debbono lavorare in sua funzione. Perciò, anche il personale che opera nei servizi sociali deve essere dislocato sul territorio, tra la gente, specie nelle zone critiche come l'ex Gescal o il centro anziani. E poi, non dimentichiamo certo lo sviluppo economico mediante il turismo culturale e il commercio, specie quello al dettaglio, che può arrivare ad essere competitivo con la grande distribuzione utilizzando una filiera corta, che abbassa i prezzi senza intaccare la qualità'.
 
LE TASCHE DEL COMUNE Qual è la situazione delle finanze comunali? E' critica, come ha detto qualcuno, oppure non desta preoccupazione?
 
Spetta al sindaco uscente Massimo Natali fare il punto della situazione: “Non c'è da temere nulla - ha detto - Semmai, eravamo messi male a giugno di cinque anni fa, prima della mia elezione. Oggi siamo messi bene e non capisco questo allarmismo. Stiamo anche pagando regolarmente i mutui, e alcuni li stiamo estinguendo, così come sono stati attivati vari progetti. Segno che i soldi ci sono”.
 
Scarito: 'Per quel che mi riguarda, intendo assicurare una liquidità immediata tagliando gli sprechi e riducendo della metà le indennità di sindaco e assessore. I soldi risparmiati andranno ad implementare i servizi sociali. Credo assolutamente che questa sia una promessa che si può rispettare. Così come si può essere trasparenti negli atti, pubblicando tutto on line: Tuscania deve diventare il Comune più trasparente della Tuscia'.
 
Rossi: 'Se non sono riusciti a certificare il bilancio del Comune i consiglieri comunali, seppure di minoranza, figuriamoci noi, che in consiglio non eravamo neanche rappresentati. Tuttavia, crediamo sia doveroso ridurre le spese, anche per gli affidamenti esterni e il contenzioso. Si possono abbassare i costi anche della raccolta dei rifiuti e bisogna impegnarsi nella lotta all'evasione e all'elusione fiscale'.
 
Brachetti: 'Prendo atto di ciò che ha detto il sindaco Ma il bilancio non l'ho visto. E di certo un bilancio non s'imposta così, come un work in progress. Comunque, al momento non ho dati per contestare'.
 
Bartolacci: 'Il bilancio è una questione tecnica, e su queste cose non si fa demagogia. Restiamo ai fatti: a novembre c'era stata una lettera di predissesto firmata dalla responsabile finanziaria, una lettera che aveva preoccupato questa città. Perciò bisogna dare risposte chiare. Se poi, da novembre ad oggi l'amministrazione è riuscita a rimettere tutto a posto, meglio così. E meglio anche per chi si troverà a governare il Comune nel futuro immediato'.
 
ARSENICO E ASFALTO Due temi caldi anche a Tuscania: le elevate percentuali di arsenico nell'acqua potabile, e la condizione delle strade e della viabilità in generale. Ecco le ricette dei candidati.
 
Alberto Scarito: 'Non sono mai stato consigliere, ma posso dire che per me il problema è stato affrontato tardi e nel modo sbagliato. Sono stati fatti degli investimenti per i dearsenificatori e questi debbono funzionare. Oppure, meglio miscelare l'acqua con l'arsenico con quella pulita, o cercare fonti alternative, in terreni non vulcanici: nel nostro territorio ci sono. La viabilità? Dobbiamo insistere sul completamento della trasversale Orte-Civitavecchia, anche per mettere fine al tranisito sul nostro territorio dei trasporti eccezionali. Questo è l'impegno principale del Pd'.
 
Fabio Rossi: 'Contro l'arsenico sono vent'anni che non si fa nulla. Bisogna trovare alternative, perché i dearsenificatori non sono la soluzione, e hanno costi altissimi di manuntenzione. Penso a studi accurati insieme all'università della Tuscia, alla miscelazione utilizzando la sorgente di San Savino, che ha percentuali di arsenico molto contenute. La viabilità? Il Comune ha poteri limitati, ma il problema è tra i più sentiti dalla cittadinanza. Intanto, si può controllare meglio il lavoro sui cantieri, affinché si verifichi come vengono spesi i soldi dati alle ditte per gli interventi. Mi è capitato di vedere che ultimamente, dopo certe asfaltature, sono stati ricoperti anche i tombini...'
 
Bartolacci: 'Abbiamo due dearsenificatori installati. Non so se sono entrambi funzionanti, per uno sicuramente c'erano stati problemi a livello progettuale. Comunque, mi auguro che siano sufficienti. Intanto, muoviamoci per sfruttare le fonti alternative e poco inquinate, dopodiché avremo sempre i due dearsenificatori per gestire eventuali emergenze. Sulla viabilità ho buone notizie, visto che entro agosto verrà attivitato il progetto di 800mila euro della Provincia per sistemare alcune importanti vie di collegamento. Per le strade urbane, invece, vogliamo studiare interventi regolari, di anno in anno'.
 
Brachetti: 'Su questi punti siamo tutti d'accordo. I dearsenificatori costano troppo e non funzionano. Asfaltatura delle strade: non le avrai fatte all'ultimo momento, sennò qualcuno può pensare che siano come gli 80 euro in busta paga del Governo Renzi. Va fatta una programmazione serie. E non dimentichiamoci il centro storico, la ripavimentazione qui è urgente'.
 
Natali: 'L'arsenico? Intanto c'è ancora poca chiarezza sulle reali conseguenze, e poi non è vero che c'è sempre stato. La verità è che il Comune può fare poco con i mezzi che ha, la Regione stessa ha impiegato due anni e quattro mesi per proporre misure provvisorie. Le strade: sì, sembrerebbe che i soldi siano arrivati, meglio così. Chiederemo un finanziamento europeo anche per ripavimentare il centro storico. E vigilerò personalmente su come sono stati svolti alcuni lavori'.
 
LA MEGLIO GIOVENTU' Ultime proposte sui giovani, i loro problemi e le loro prospettive.
 
Fabio Rossi: 'Ho ventotto anni, inutile dire che il problema mi sta a cuore. Penso che dagli stessi giovani deve partire un processo che porti alla maturità, e che lo porti dentro al mondo del lavoro. Chiederemo l'immediata attivazione del consiglio dei giovani, già regolamentato dall'allora commissario prefettizio. Intensificheremo la lotta alle dipendenze, perché dai nostri sondaggi e colloqui abbiamo scoperto tanto disagio, uso di droga e ludopatia. E per questo ci vuole anche una forte campagna di sensibilizzazione e informazione, perché spendendo un euro in prevenzione se ne risparmiano sempre due in cure'.
 
Bartolacci: 'E' un tema difficile da affrontare. Bisogna trovare il modo per cui siano solo stessi, i giovani, ad autogestirsi, perché ne sentono la necessità. Comunque, visto che il nostro programma è teso a creare una comunità dove l'economia e l'occupazione siano diffuse, credo che in una situazione virtuosa del genere i giovani siano meno portati al disagio. E continueremo a puntare sulle strutture esistenti e ne creeremo altre'.
 
Brachetti: 'Il cambio generazionale c'è stato, almeno qui a Tuscania, e basta girare nelle varie realtà economiche per rendersene conto. La gioventù tuscanese è viva, e questa vitalità va sfruttata. Certo, ci sono anche sacche critiche, che fanno aiutate creando delle strutture. Il nostro programma per i giovani prevede nove grandi aree, e ogni area ha un suo preciso percorso di sviluppo'.
 
Natali: 'Sono problemi che toccano tutte le famiglie italiane, e negli ultimi cinque anni le cose sono peggiorate molto, vista la crisi. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di avvicinare il mondo giovanile, di impegnare i giovani e responsabilizzarli: con alcuni ci siamo riusciti, con altri meno. L'apertura del centro di aggregazione è stata una cosa positiva, perché così siamo riusciti a togliere dalla strada, o dal bar, tanti ragazzi, che ora si impegnano nelle loro attività e stanno alla larga da piaghe come il bullismo, la droga, le devianze in generale'.
 
Scarito: 'I giovani sono il fulcro della comunità, bisogna dar loro un ruolo importante, e noi lo faremo coinvolgendoli nell'organizzazione di eventi, dal carnevale al Natale alle sagre estive. Senza dimenticare l'attività sportiva, che va rilanciata riattivando completamente il complesso dell'Olivo'.
 
LE CONCLUSIONI La domanda finale è gustosa:
Quale sarà la prima cosa che farà se sarà eletto sindaco? Ecco le risposte:
 
Fabio Bartolacci (Obiettivo Comune): 'La pulizia della città. E' il primo passo per ripartire'.
 
Regino Brachetti (Rinascita per Tuscania): 'Chiamerò tutti i candidati, li incontrerò per gettare le basi per un progetto comune'.
 
Massimo Natali (Esperienza e rinnovamento): 'Cercherò la massima disponibilità di tutti: se tutti amiamo questo paese dobbiamo lavorare uniti'.
 
Scarito (Partito democratico): 'Ridurrò del 50 per cento la mia indennità e quella degli assessori. E chiederò finanziamenti regionali'.
 
Fabio Rossi (Movimento Cinque Stelle): 'Rivedrò lo statuto comunale per introdurre strumenti di partecipazione dei cittadini. E istituirò una consulta cittadina'.



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