● - LA SICUREZZA E LA PREVENZIONE CHE POSTO OCCUPANO? - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● - LA SICUREZZA E LA PREVENZIONE CHE POSTO OCCUPANO?

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
Capita piuttosto spesso di leggere su questo blog commenti che invitano a trattare i problemi più importanti di Tuscania senza perdere tempo in futili discussioni che riguardano gli argomenti più disparati.
 
È di pochi giorni fa un articolo che ha visto oltre 80 commenti relativi agli impianti sportivi comunali mentre l’articolo relativo al Piano di emergenza comunale ne ha registrati solo un paio.
 
Giovedì pomeriggio sono stato invitato da un dirigente della Fulgur presso il campo sportivo Fioravanti. È stato un incontro molto cordiale dove ci siamo scambiati alcuni pareri e osservazioni. Ne ho approfittato per chiedere che mi potessero essere mostrati i locali adibiti al Centro Operativo Comunale e in particolare la sala operativa, la sala radio, la sala decisioni, la stanza per il riposo del personale di servizio e il magazzino.
 
Di tutto quanto previsto dal Piano, all’interno della struttura del Fioravanti, risultava esserci solo il telefono al quale rivolgersi in caso di calamità o emergenza e a cui risponde, quando presente, personale della Fulgur. Il COC è la struttura operativa a disposizione del Sindaco per affrontare qualsiasi emergenza e per garantire un tempestivo intervento al fine di consentire un rapido ritorno alle normali condizioni di vita a seguito di calamità.
 
Per il dirigente dell’associazione sportiva era come cadere dalle nuvole perché non sapeva niente del COC, dei locali e tantomeno del fatto che il numero del loro telefono fosse quello del Centro Operativo.
 
Oggi, a oltre un anno dalla approvazione del Piano di emergenza, non è stata ancora:
 
individuata una struttura idonea, per caratteristiche di antisismicità e numero di locali, ove costituire il Centro Operativo Comunale che comunque il Piano ha indicato trovarsi all’interno della struttura del campo sportivo “Fioravanti”.
 
individuata una figura idonea per competenze ed esperienza a ricoprire l’incarico relativo alla funzione di supporto sanitario, veterinario e disabili.
 
individuati i sostituti e i coadiutori di tutte le funzioni di supporto.
 
deliberata per la nomina dei responsabili delle funzioni di supporto indicati nel Piano.
 
pianificata l’attività di formazione prevista per i responsabili delle funzioni di supporto.
 
costituito l’Ufficio Comunale di Protezione Civile che dovrebbe curare l’aggiornamento costante del Piano e dare disposizioni per l’operatività dello stesso.
 
formalizzati protocolli d’intesa con le organizzazioni di volontariato il cui personale è inserito, a vario titolo, nel Piano.
 
stilate convenzioni con soggetti pubblici o privati di modo da potere avere, in situazione di emergenza, immediata e certa disponibilità di risorse umane, dei materiali e dei mezzi.
 
pianificata l’attività di informazione alla popolazione e agli studenti.
 
adottare il Regolamento di Protezione Civile Comunale.
 
individuare almeno due aree di emergenza che possano sostituire quella del Pigno e del Pratino che, per le loro caratteristiche, non rispondono a quanto previsto dalle linee guida regionali.
 
ufficializzare con atto pubblico la destinazione d’uso di tutte le aree di emergenza in modo da definire l'assetto urbanistico del territorio circostante.
 
arrivare a definire e a collocare tutta la cartellonistica dell’emergenza.
 
effettuare la verifica sismica degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile.
 
Alla luce di quanto esposto risulta chiaro che, di quanto previsto dal Piano, non è ancora stato fatto niente. La mancanza di personale dedicato allo scopo ha fatto sì che il Piano non sia mai stato corretto, integrato, periodicamente aggiornato e non abbia nessun riscontro operativo tangibile.
 
Nessuno si è ancora preoccupato di curare l’informazione e l’addestramento della popolazione coinvolta nei diversi scenari di rischio e sui comportamenti da mettere in atto. Non si è ancora provveduto alla formazione del personale responsabile dell’attuazione operativa del Piano e soprattutto di individuare una struttura idonea dove costituire il Centro Operativo Comunale.
 
Nella scala dei valori degli amministratori comunali e dei cittadini che posto occupa la Protezione Civile? Si erogano contributi a destra e a manca e si fa tutta una serie di lavori di pubblica utilità ma non si investe un centesimo in questo settore.
 
Sembra che il Piano di emergenza abbia fatto la stessa fine del progetto del canile comunale: entrambi dimenticati in fondo ad un cassetto dell’Ufficio Tecnico.
 
Renato Bagnoli
 



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