● – RACCOLTA OLIVE: “LA RESA DELL’OIO” SECONDO LUCIANO LAICI (GANASSA) - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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● – RACCOLTA OLIVE: “LA RESA DELL’OIO” SECONDO LUCIANO LAICI (GANASSA)

Pubblicato da in Blog Toscanella ·


E’ iniziata la raccolta delle olive e a Tuscania, molti, anche se oggi sono impiegati, artigiani o pensionati, ognuno ha un pezzetto di terra lasciatogli dai genitori dove ci sono le piante di Olivo a volte secolari. Ognuno si attrezza e spesso lascia per questo periodo qualche giorno di ferie per la raccolta. I tuscanesi hanno una radicata tradizione per le olive e l’olio extravergine di Oliva in genere, il condimento a crudo, non ci sembra condimento se non è fatto con il nostro olio.
 
Quest’anno sembra che le cose non vadano bene, il clima e la mosca olearia danno una produzione scarsa, Luciano Laici (Ganassa, sulla foto a dx) che ben conosce tutti i risvolti della vita contadina, ci regala due poesie legate all’olio, la prima è “la resa dell’olio” dove viene spiegato quanto olio possono dare un quintale di olive, la seconda “il mantenimento dell’oio” ci spiega come mantenere nel tempo il nostro prezioso olio di oliva. La poesia del mantenimento dell’oio la pubblicheremo domani.
 
La resa dell'oio

Si voe de ulive ce l'avete un campo
e nun sapete de quella coltura
quale è l'ora della cojitura
c'è un proverbio, che 'n concede scampo
che recita così: "per San Simone (1)
comincia a entracce l'oio nel piantone".

Però state a sentì quel che ve spiego
da quella data in poe fino a Gennaio
potete coja il frutto senza sbaio.
'n altro proverbio io nun ve lo nego:
"chi ha tutte l'olive, n'ha tutto l'oio",
e mo meqquì ce vien tutto lo 'mbroio,

"chi tutto oio ha, n'ha tutte l'olive".
Si avete qualche dubbio o incertezza
sul soprascritto con la mi' destrezza
dal sottoscritto ne sarete prive.
Si per esempio du' lunghe filagne
d'ulive avete che non han magagne

e coltivate parimente bene
con il terreno che sie sotto uguale (2),
la resa a oio è sempre pel normale
para e para sempre se mantiene
si una fila la coiete a Novembre
e l'altra alla fine di Dicembre.

Le prime de Novembre 'n so' mature
l'olive verde, e le tramontanate
gne fanno gnente e restano attaccate
perchè le capicioccole l'han dure,
invece cascan a terra quanno so' nere
per da se stesse come fan le pere.

Si un ziro in fonno de ogni filare
voe lo mettete, doppo coitura,
ce la vedrete con disinvoltura
l'altezza uguale se potrà notare;
para è la resa a sorde pel motivo
che mo quì sotto io ve spiego e scrivo.

Molenno più olive il macinato
verrà a costà di più è risaputo,
ma l'oio adè più bono e da l'aiuto
ad arsà 'l prezzo se viene comprato.
Quanno se fanno quelle corte doppo
se paga meno, ma quì vien l'intoppo.

L'oio decisamente è più scadente
perchè più grasso e  poe la contiene
l'acidità che 'n fa de certo bene;
dunque state tranquille cara gente
il tempo è bono a coja ogni momento:
su fate incetta de 'sta acconnimento!

Luciano Laici
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1) La festività di San Simone ricorre il 28 Ottobre.
 
2) Se  un filare di piante di olivo è radicato su della terra fine, bianca e sabbiosa, la resa ad olio è minore dell'altro filare se eventualmente è radicato su un terreno più corposo, altrimenti sarà uguale.
 
Nota:Le olive meno rendono ad olio dopo molite più l’olio è buono, quasi privo di grassi ed acidità,il meglio olio è quello prodotto dall’olivo selvatico detto olivella od olivastro che rende circa quattro chili di olio al quintale. Un litro di olio pesa chili 0,960.



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