● - FINITE LE VACANZE: SERVIZI SOCIALI E CONSORZIO TSPA IL CUORE DEL PROBLEMA - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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● - FINITE LE VACANZE: SERVIZI SOCIALI E CONSORZIO TSPA IL CUORE DEL PROBLEMA

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

Quest’anno come succede anche a Viterbo con Santa Rosa, dopo le feste dei Santi Martiri Patroni della città, si fanno più intese le schermaglie politiche ed i problemi amministrativi. Non poche le novità di questa trascorsa ultima decade di Agosto.
A seguire tre diverse figure lasciano gli incarichi loro affidati:
 
  • il presidente del consorzio TSPA Ezio Brachetti e la gran parte dei consiglieri di amministrazione,
  • la delegata ai servizi sociali Camilla Save
  • la segretaria comunale Dr.ssa Maria Cristina Fanelli Fratini.
 
Mentre si conoscono i motivi che hanno spinto alle dimissioni il presidente del consorzio TSPA, ancora non sono state rese pubbliche le motivazioni della consegna delle deleghe ai servizi sociali. La situazione del consorzio TSPA è ormai al limite. I sindacati CGIL FP - CISL FP e UIL FPL hanno proclamato lo stato di agitazione e dopo aver inviato una lettera a tutti i rappresentanti istituzionali di riferimento, dal 31 agosto insieme ai lavoratori hanno iniziato un presidio con orario continuato e fino a revoca, nell’area prospiciente l’ingresso della sede del Comune e del Consorzio.
 
I sindacati informano che tale presidio verrà effettuato al di fuori dell’orario ordinario di lavoro e non comporterà interruzione di pubblico servizio. Su questi problemi anche i consiglieri comunali Natali e Brachetti chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario e le dimissioni del sindaco Bartolacci.
 
“Prendiamo atto della definitiva manifesta incapacità dell’amministrazione comunale e del Sindaco Bartolacci – affermano i due ex sindaci - che ha distrutto con interventi e tagli sistematici i servizi sociali e annullato qualsiasi attività in favore dei cittadini che necessitano di maggiori attenzioni. Il buon giorno si era visto già con l’allontanamento dell’assistente sociale inviata dal distretto e che, quindi, non incideva sule tasche comunali, rendendo chiara la funzione di “foglia di fico” del motivetto ormai venuto a noia circa le difficoltà economiche comunali. Difficoltà che, guarda caso, vengono scaricate sempre ed esclusivamente sui servizi sociali e di conseguenza sul Consorzio che li gestisce, tanto da far pensare ad un accanimento alquanto sospetto. Su quest’ultimo si è accanita l’amministrazione pur non avendo strumenti concreti, lo dimostra il fatto che tutte le illazioni esternate dai “tecnici” e dai politici si sono sgonfiate sistematicamente, ormai e chiaro a tutti, tranne che al sindaco, che non c’è l’obbligo di sciogliere il consorzio e che se questo venisse fatto per scelta politica i dipendenti debbano essere garantire e rientrare alle dipendenze del comune, essendo lavoratori con contratto pubblico a tempo indeterminato. Che questo sia vero è dimostrato dal fatto che tutti i consulenti chiamati e, a volte pagati profumatamente, hanno stabilito che non ci sono alternative e che i soldi arretrati vanno trasferiti dal comune al consorzio, oppure sono scomparsi come gli ultimi che, secondo quanto dichiarato da Bartolacci nell’ultimo consiglio comunale, avrebbero dato la soluzione definitiva”.



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