● – ROCCARESPAMPANI. IN UNA POESIA DI GANASSA - Succede a Tuscania - Toscanella

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● – ROCCARESPAMPANI. IN UNA POESIA DI GANASSA

Pubblicato da in Ganassa ·
Poiché è difficoltoso visitalla,
si me venite appresso mano a mano,
ve ce conduco bene pe’guardalla,
però me riccommanno annate piano.
Questo paese è posto su ‘n dirupo,
d’un arto masso e dico pure cupo.

E’ circondato in basso da du’ fiume,
il Catenaccetto e poe dall’altro sito
‘l Traponsolo più giù che col cascume
una turbina manna col su’ attrito ;
‘nnamo al paese allora soprastante,
che de emozione ce ne darà tante.

Dal fonno della valle al sito sopra
ottanta metre circa so’ d’artezza,
e su tre piane è fabbricata l’opra,
de venti metre circa è de larghezza.
Il palazzo ch’è in alta posizione
e del barone e pe’ disposizione

vengono poe le case popolare,
più in basso forno, piazza e camposanto;
sotto al catenaccetto pe’ sfamare
‘l molino co’ ‘na costruzione accanto  
da ‘na canala l’acqua viè condotta
pe’ fa farina, pane e l’acquacotta.

E lì dentro a la mola ce sta ancora
la rota de granito pe’ tritallo
el grano col granturco e lì de fora
la latta de le pale pe’ girallo
‘l aggeggio che mannava la gran rota,
e nel quarantaquattro cosa nota   

pe’ fa del pane quella ha funzionato.
Sotto a la rupe poe lungo ‘l paese  
a mezza via c’è un foro ubicato
che con facilità senza pretese  
permette de passà dall’altra parte  
senza aggirà quell’greppo co’ gran arte.

Nel paese entrate con difficoltà
c’è ‘na lapide in nenfro che descrive
un lavoro che mae poe se farà
e sempre prima che dentro s’arrive
un’altra chiesa c’è che in modo arcano
risale al tempo paleocristiano.

‘Na vorta fu l’ paese popolato  
da gente che lì ‘ntorno abbitava
e perfino ‘na vòrta fu assediato  
da Federico che lì  militava.
Descritto v’ho senza favve sortì
un  paese che merita scoprì.     

Roccaccia antica è più avanti dell’attuale Roccarespampani, una volta territorio di Tuscania, ed è nel territorio del comune di Monte Romano. Ma del ricavato della proprietà  assai vasta ne fruisce il Banco di Santo Spirito, specialmente l’azienda agricola che alleva il bestiame vaccino. Io mi ricordo che, venendo da Roma con il pullman, provavo grande paura quando per strada si incontrava la mandria smisurata di bestiame con le lunga corna delle vacche maremmane. Infatti spostandosi con i butteri a cavallo l’attraversavano per andare da un terreno all’altro a pascolare.
Adesso nel centro dell’azienda sorge una nuova chiesa, ma una volta vi erano due chiese dentro rocca antica, una internamente al paese, e l’altra molto bella da vedere prima dei entrare in paese. Della prima chiesa si vede ancora il campanile con due bifore in cui all’apice c’è ancora il ceppo di legno che teneva la campana e dentro al paese. la seconda chiesa di fori del paese è dedicata a San Giovanni, e fuori ci sono dei pozzi profondi pericolosissimi atti a contiene l’acqua per il consumo.  
Nell’architrave della mola sottostante il paese c’è effigiata la croce doppia del Santo Spirito e la data, che se ben ricordo e del 1600. Nella lunga discesa che conduce al paese abbandonato nel fiume Traponsolo c’è un alto ponte detto di Fra Cirillo, che consente l’ attraversamento per andare dentro il poligono militare, e lungo un crinale attraversato il ponte, c’è un canale ancora funzionante che porta l’acqua all’officina del Traponsolo che con una caduta spettacolare fa funzionare una officina elettrica. Il luogo è molto bello e suggestivo tra macchie mediterranee con alberi ad alto fusto, ma come ripeto, è molto difficoltoso accedervi.
L’imperatore Federico II nel 1234 assediò il paese ma senza riuscire espugnarlo. La rocca è stata sempre riserva di caccia ricca di fauna con molti cinghiali ed ogni sorta di animali selvatici e i due fiumi sono ricchi di pesce specialmente il traponsolo e nel catenaccetto forma una suggestiva cascatella.
Il fu Paolo Pantalei ragioniere dell’azienda e conoscitore del luogo mi ha informato in tutti i modi. Ora sapete quello che esiste vicino a Tuscania senza muovervi da casa.  

Tuscania 08.04.2022
Luciano Laici




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