Angelo Tartaglia e la Signoria di Siena - Tartaglia-new

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Angelo Tartaglia e la Signoria di Siena

Contratto di condotta
"Addì X di decembre <1414>, el communo di Siena donò al Tartaglia di Andrea da Lavello un bell’elmo, addobbato di velluto crèmisi e la visiera d’argento, e la collana dell’elmo d’argento, e un lione grande un mezzo braccio, e una banda seta di velluto vermiglio piena di rose d’argento dorate, che avvinghiava l’elmo, e un cavallo coperto di seta con pelo: costò alla repubblica di Siena più di 600 ducati d’oro. Era capitano di popolo Urbano di Pietro del Bello; e l’elmo lo fece Giovanni di Turino, orafo".

Con queste scarne parole, dense di significato, il cronista degli "Annali Senesi"[1] ci lascia solo intuire il rapporto di intensa amicizia e di rispetto che doveva intercorrere tra la Signoria di Siena, una delle repubbliche più importanti dell’Italia centrale, ed il capitano di ventura Angelo di Andrea da Lavello detto il Tartaglia. Ma che aveva fatto di tanto importante per essere trattato in maniera così riguardosa, da essere onorato con un dono così raffinato?

Come abbiamo visto nel § 3 dell'Introduzione, il Tartaglia ebbe i primi contatti con Siena, almeno quelli documentati, verso il 1403[2] e ottenne la prima condotta nel 1407-1408[3] quindi lasciò Siena[4] per passare al soldo del Re Ladislao.
Ed abbiamo anche visto che Ladislao, per impedire che gli Angioini di Luigi II scendessero verso l'Italia centrale, nel giugno (1408) si alleò con Venezia e mandò ambasciatori a Firenze e Siena, tra loro alleate, per farle entrare nella lega antifrancese. Le due città toscane ebbero paura di immischiarsi in un’impresa così vasta e rifiutarono. Solo Perugia rimase fedele al Re di Napoli. Ladislao, allora, si irritò e decise di invadere il contado senese[5], per costringere la Città ad assecondarlo, nella speranza che poi Siena convincesse e trascinasse anche l’alleata Firenze.
In quel frangente, il Tartaglia si trovò a combattere alle porte di Siena[6], proprio contro la Città che le era forse la più cara. Ma era normale per quei tempi, dove i capitani di ventura si trovavano ora alleati e, poco dopo, in campi avversi.
 
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