25. Paolo Orsini è mandato da Napoli a Roma (novembre 1515): non conclude nulla di serio.   - Tartaglia-new

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25. Paolo Orsini è mandato da Napoli a Roma (novembre 1515): non conclude nulla di serio.  

Convegno > Paragrafo da 21 a 30

A complicare la situazione a Roma ci si mise anche il ritorno di Paolo Orsini.

Come si ricorderà era stato fatto prigioniero da Ladislao, al quale, in punto di morte, la sorella Giovanna aveva riferito di averlo ucciso, mentre invece l’aveva semplicemente chiuso nelle carceri.

Ora Giovanna II s’era sposata con Giacomo di Borbone, parente del Re di Francia, e costui prese a governare (dal 10 ottobre del 1415) come se fosse Re e non principe consorte. Fra le altre cose, Giacomo II di Borbone tirò fuori Paolo Orsini dal carcere e lo rimandò a Roma per incontrare il cardinale Legato Isolani e risollevare le sorti napoletane, soprattutto per aiutare quelli che tenevano saldamente Castel S. Angelo. L’Orsini entrò in Roma il 28 novembre 1515, creò un po’ di scompiglio senza concludere un granché, stipulò un trattato con l’Isolani a nome dell'usurpatore Giacomo, poi si allontanò verso l’Umbria alla conquista dei suoi possedimenti perduti: in breve rioccupò Orte e stabilì la sua dimora a Narni.    

 
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