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Chiara Cesetti, La notte e l’alba

Anni precedenti > 2008 > Gen-Feb 2008

La vita dei tuscanesi, quelli arruolati e quelli rimasti in paese, durante i difficili anni del secondo conflitto mondiale in un libro di Chiara Cesetti dal titolo La notte e l’alba è stato presentato sabato 16 febbraio presso la sala conferenze della biblioteca comunale. Realizzato nell’ambito delle attività del circolo culturale Enrico Pocci, il volume, come spiega la stessa autrice “è nato dall’esigenza di trasmettere alle generazioni future le esperienze di vita di chi ha vissuto la giovinezza in uno dei periodi più difficili del ‘900. E’ forse questa l’ultima occasione di raccogliere testimonianze dirette, perché la schiera dei superstiti si va inesorabilmente assottigliando e con loro scompaiono le testimonianze di vicissitudini che intrecciano in modo indissolubile la Grande e la Piccola Storia”.Il libro è suddiviso in due sezioni: la prima, realizzata su testimonianze dirette e ricerche d’archivio, è la ricostruzione dello svolgersi della vita a Tuscania, dall’avvento del Fascismo fino alla conclusione della guerra. La seconda è costituita da interviste rilasciate direttamente dagli anziani.Sono racconti di uomini e donne e delle loro esistenze vissute a Tuscania durante i difficili anni del conflitto o nei più disparati campi di battaglia. “Nelle testimonianze degli uomini c’è tutta la tragedia della guerra: in Africa, tra il caldo, la sete terribile, affondati nelle trincee riparati da sacchetti di sabbia a fronteggiare un nemico mille volte più organizzato, nei Balcani e in Russia, con la temperatura a meno 40 gradi, senza cappotti, con le scarpe dalle suole di cartone che si scollavano continuamente, con la fame mai saziata e il vapore del respiro che si gelava in faccia, lungo la ritirata terribile che segnò la sconfitta finale, durante gli anni di prigionia nei campi di concentramento, fino alla guerra nei fronti più interni, in Sardegna e al seguito degli Americani nello sbarco di Anzio, sul fronte francese e su quello jugoslavo”. Una parte è dedicata ai giovani di allora, di come hanno assistito ad avvenimenti grandi e piccoli che, nella loro globalità, permettono la ricostruzione di un periodo storico come il bombardamento di Tuscania da parte degli Americani, la vita dei partigiani, l’arrivo degli alleati. GG


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