Madera Brannetti


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1938

(Pensieri che mi hanno stimolato, come mi disse il direttore spirituale, dopo di averli letti).
Tu che sei Santo, ammirabile fra tutti i santi, Tu che l'universo intero sospira unanime, Tu che compi la meraviglia di una potenza infinita concessa ad un uomo, non vi è certo, e non vi sarà mai, chi ti rassomigli, Dio, che sei talmente mio. Io verrò incontro a te come alla mia pace e alla mia vita eterna.
Nelle tue mani è il mio essere che Tu sostieni, e Tu sei la mia ricompensa, perché in Te sta tutta la mia perfezione. Tra noi due non corre solo un vincolo legale e degli obblighi definiti dal diritto, ma l'esigenza di tutta la mia vita, incapace di sostenersi e di comprendersi se non si inabissa nella Tua immensità.

Considera inoltre che il divino Maestro ha tutto l'interesse ad accordarti la santità, perché sei una parte di Lui stesso, sei un membro del corpo, di cui Egli è la testa. La tua gloria è la sua e la tua imperfezione è il suo disonore.
L'amore genera la confidenza e la pace; il timore conserva il turbamento e l'agitazione. Se guardi te stessa e le tue debolezze, il timore invaderà il tuo cuore; se ti volgi verso Gesù, il quale è buono e potente, l'amore ti penetrerà.


Lasciati attrarre da Gesù, non permettere al timore e alla diffidenza di turbare il tuo cuore.
Allontana immediatamente ogni pensiero inquieto, ogni idea deprimente, ogni sentimento di tristezza o di scoraggiamento. Questi pensieri e questi sentimenti sono i frutti della confidenza in te medesimo.
La morte è il passaggio dal tempo all'eternità, dal noto all'ignoto, dall'apparenza alla realtà, dal transitorio all'immutabile. Questo passaggio devi farlo da sola, senza l'assistenza e senza l'appoggio d'alcuna creatura. Nessuno ti accompagnerà al di là della tomba; soltanto le tue azioni, buone o cattive, ti rimarranno unite.
L'anima, che non desidera essere trascinata prima o poi in un precipizio, deve combattere la commozione della tristezza. Questa commozione è una passione e se si lascia crescere occuperà presto tutto il campo dell'anima. E' necessario circoscrivere immediatamente la sua azione, ricorrere a Dio con la preghiera e se l'anima disgustata ricusa di pregare e si ostina nella malinconia, bisogna applicarvela per forza.
Anima mia, se vuoi piacere a Gesù, prendi il suo spirito pacifico, il suo spirito di comprensione e di pazienza.

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