● – PER I RIFIUTI DI ROMA PRONTO UN IMPIANTO A TUSCANIA (con video) - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

● – PER I RIFIUTI DI ROMA PRONTO UN IMPIANTO A TUSCANIA (con video)

Pubblicato da in Corriere di Viterbo ·
Dal Corriere di Viterbo del 08/07/2019
di Evandro Ceccarelli
 
L’ex sindaco Brachetti contro il progetto: “Si trova in una zona alluvionabile e a meno di 150 metri da un corso d’acqua”.
 
Tra l'ordinanza di Zingaretti, che obbliga pure la Tuscia a farsi carico dello smaltimento della "monnezza" di Roma, e le reali capacità produttive dell'unico impianto in funzio­ne in provincia (Casale Bussi di Ecologia Viterbo), qualcosa non qua­dra. Almeno app­rentemente. Come si può pretendere, ci si domanda, di far arrivare altri ca­mion dell'Ama presso il centro raccolta e trattamen­to di una società autorizzata a lavo­rare al massimo 215 mila tonnella­te di rifiuti l'anno e quindi con un'au­tonomia giornalie­ra limitata a 600?
 
Come si fa a chie­dergli di stare aper­ti anche di domeni­ca, sapendo che tra uno o due mesi raggiungerebbe il tetto massimo di ri­fiuti non viterbesi e non sabini ricevi­bili presso i propri stabilimenti?
 
La risposta a que­sti interrogativi, a detta di mol­ti, andrebbe ricercata nell'im­minente apertura di un impian­to di compostaggio a Tuscania (località Fontanile delle don­ne), al momento in attesa della firma del protocollo per la lega­lità chiesto dal prefetto. Poche settimane ancora, dopodiché ci sarà spazio nel Viterbese per altre 60 mila tonnellate di rifiuti da trattare per poi, in parte, por­tare in discarica.
 
A pensarla così è l'ex sindaco della cittadina rasenna Regino Brachetti, che però sul progetto solleva molti dubbi: "Innanzi­tutto - dice –l’'impianto è stato costruito in una zona alluvionabile. Poi, in contrasto con le nor­me ambientali, si trova a meno di 150 metri da un fosso (il Ca­pecchio); è accessibile tramite una strada sterrata talmente stretta che non so dove faranno passare i camion e infine non è autonomo per quanto concer­ne l'approvvigionamento idri­co: l'acqua dovranno portarla con le autobotti, prelevandola dal vicino fontanile".
 
Le autorizzazioni sono state ri­lasciate dalla Regione e dalla Provincia. Quelle urbanistiche dal Comune. A Brachetti, capo­gruppo di opposizione in Consi­glio, non piace la gestione com­plessiva della pratica: "Ricordo che quando ero sindaco, Bartolacci (attuale primo cittadino) per una vicenda simile organizzò una manifestazione con sette-ottocento persone. Adesso nulla: per lui il problema non esiste".
 
Sulla questione si sono svolte già un paio di riunioni in Prefettura, "ma la minoranza non è stata mai invitata”, aggiunge l'ex sindaco. Che non manca di sottolineare come sia stata anche disattesa la richiesta di un Consiglio comunale ad hoc "avanzata già molto prima delle elezioni" (novembre 2018).
 
"Siamo stati - conclude - tenuti all'oscuro di tutto. Non c'è stata la volontà di discutere pubblicamente del progetto e di condividerlo con i cittadini. Basti pensare che ad ima riunione con le parti sociali, anziché invitare Legambiente o Coldiretti, tanto per fare esempi di organizzazioni con competenze specifiche, hanno chiamato la Croce rossa, le associazioni culturali e addirittura il sodalizio religioso che porta in processione la statua della Madonna".
 
-------------------
 
Sul Corriere di Viterbo, anche questo articolo di Evandro Ceccarelli:
 
Ci sarà spazio per altre 60 mila tonnellate gestito dalla società Asja. L'impianto di Tuscania è stato realizzato dalla società Asja. Dal momento che il servizio di smaltimento in provincia di Viterbo e in provincia di Rieti è garantito da Ecologia Viterbo tramite Casale Bussi e la discarica di Monterazzano (che peraltro assorbe già anche 40 mila tonnellate di rifiuti romani), esso, tarato per 60 mila, tonnellate, al di là degli aspetti ambientali che preoccupano alcuni cittadini e talune associazioni del territorio, teoricamente potrebbe rappresentare una valvola di sfogo, oltre che per Roma, anche per Civitavecchia.
 
In molti desta perplessità l'impatto sulla circolazione stradale, se è vero che ogni giorno dovranno transitare sulla strade provinciali della zona decine di camion. Non è stato tuttavia ancora definito il tragitto preciso che saranno obbligati a seguire. Anche di ciò si è parlato nelle recenti riunioni in Prefettura, a cui hanno preso parte il dirigente del settore ambiente della Regione, la viterbese Flaminia Tosini, il Comune e la Provincia.

--------------------

Ecco un breve video (4 minuti e mezzo) di Regino Brachetti sull'argomento:





Nessun commento

Copyright 2015. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu