● – UN RANDAGIO VOTANTE SCRIVE A TOSCANELLA - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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● – UN RANDAGIO VOTANTE SCRIVE A TOSCANELLA

Pubblicato da in Blog Elezioni 2019 ·
Questo cittadino manda a Toscanella alcune simpatiche riflessioni su questa vivace campagna elettorale, una visione delle cose tutta personale che non manca di ironia non offensiva. Tengo a precisare che questa lettera è firmata e la pubblico perché credo che meriti di essere letta fermo restando che la x domenica ognuno la mette dove gli pare. luigi pica.
 
Questo il testo della lettera:
 
Siamo quasi alla fine di una campagna elettorale stupefacente. Avviatasi in sordina, solo le stanche ruspe elettorali e le lente coltri di asfalto colato nei luoghi più impensati, annunciavano distratte l’avvio dei rituali che culmineranno domenica prossima con il ruminare ramengo, lungo viale Trieste, di improbabili cercatori degli ultimi pascoli liberi.  Gli ultimi giorni invece sono tutta una esplosione di parole, video, gesti, comizi, esposizione di deputati e senatori, capipopolo e capibottega, urla e schiamazzi. Non è  mancato quasi niente. È  difficile seguire una logica, una narrazione coerente di  ciò che è  avvenuto. Nel tentativo di porre ordine a questo, ho deciso di individuare alcune sequenze, di isolare alcuni nuclei narrativi, trovare dei titoli, all’interno del quali ogni lettore potrà ricostruire la storia di questi giorni secondo la sua particolare prospettiva e sensibilità. Vediamo se il gioco riesce.
 
NUCLEI TEMATICI:
 
  1. Caccia al partito (come in tutte le caccie al tesoro, non è  semplice trovare il pd, la lega, il centro destra, il centro sinistra nelle due liste superfavorite. Forse non è  mai esistito, il tesoro, è  solo una leggenda a cui molti ancora credono ostinatamente).
  2. Cani perduti senza collare (e conseguente randagismo dei candidati. Il tema del canile, punto centrale e focale nei confronti, nei social e nei programmi elettorali, sembra aver permeato l’agire dei candidati che trovano Rifugio e Speranza in liste e sodali improvvisati e a loro precedentemente avversi).
  3. Social (è  la prima campagna elettorale che ricordo in cui ci si sfida a colpi di video social. Qui forse si potrebbe un po'  migliorare. I tre dissidenti, accolti dagli ex nemici, sono troppo ingessati, come d’altronde le periodiche video interviste del loro accoglitore. Apprezzabile il ripasso del programma proposto dallo stesso, soprattutto il montaggio che lascia intravedere futuri scenari da paradisi coranici proiettati sul degrado attuale. Ben strutturato, nella controparte, il video di risposta ai dissidenti, da cambiare gli attori).
  4. Bignè (forse una delle conseguenze più dure da sopportare dopo il 26 maggio sarà la rinuncia al bignè  domenicale, per evitare di essere coinvolti in risse al mascarpone, contrattacchi al pistacchio e fendenti di pan di spagna) Ps. Comunico ufficialmente alla candidata sindaco Valentina Rinaldi che mi paleserò ufficialmente per un pubblico confronto, con buffet accluso, dopo le elezioni, sul rapporto tra storia e memoria e soprattutto sul acquisizione di quest’ultima, sul suo improprio uso.
 
Per adesso mi fermo qui, naturalmente la lista sarà implementata in divenire. Gli ultimi giorni si prevedono ricchi di avvenimenti.
 
Però  voglio dire che proprio te, o lettore, puoi decidere se mettere ordine al finale di questa storia, si, proprio te che stai leggendo ora. Questa è  una storia che finisce con una semplice x. Un tratto di matita ne decide il finale. Domenica 26 puoi far diventare questi personaggi delle semplice comparse, oppure puoi regalargli altri cinque anni di fiction. Sta a te scegliere il finale giusto. Buona storia.
 
Un randagio votante
 



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