• - LA GRANDE BRUTTEZZA. di Regino Brachetti. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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• - LA GRANDE BRUTTEZZA. di Regino Brachetti.

Pubblicato da in Insieme per Tuscania ·
Il tema del degrado del nostro centro urbano e in particolare di quello storico è ormai ampiamente noto e sotto gli occhi di tutti. Non dovrebbe essere fonte di sorpresa per i cittadini mentre di grande stupore per i turisti.
 
Questo tema comunque, che ha più volte trovato ospitalità su questo blog, è di tale rilievo che merita di essere ripreso.
 
Il primo aspetto da sottolineare è che il degrado della città non è limitato solo al totale abbandono in cui versa il quartiere Ex Gescal o ai nostri impianti sportivi ma alla “bruttezza” della parte nuova della città che ha ampliato i suoi confini fino a penetrare nella zona centrale del centro storico medievale.
 
Negli ultimi anni la situazione a Tuscania è diventata quasi intollerabile e sta velocemente andando fuori controllo. I problemi nascono come i funghi dopo la pioggia. Alla raccolta e abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti, alla pioggia che allaga istituti scolastici e impianti sportivi, ai topi che invadono l’asilo si aggiungono i problemi del degrado urbano.
 
Vive una condizione di bruttezza il cittadino che abita nel quartiere Ater a causa dell’incuria e della sporcizia, dove l’estroversione architettonica del post terremoto ha creato agglomerati di abitazioni in palazzi informi privi di spazi di socializzazione; ma vive una condizione di bruttezza anche il cittadino che abita il centro storico che ha difficoltà a tornare a casa, perché non trova dove parcheggiare, perché piazze e marciapiedi sono occupati da dehors, ombrelloni e tavolini o trova  impossibile passeggiare senza compiere slalom tra automobili parcheggiate ovunque, rifiuti e deiezioni solide canine.
 
Per non parlare dell’inquinamento acustico notturno che rende impossibile dormire senza essere sigillati dentro casa con vetri a doppia camera e, d’estate, con l’impianto di condizionamento a palla.
 
Esiste poi un’altra “bruttezza” che riguarda il degrado e l'impoverimento culturale ed economico che sta inesorabilmente soffocando la città.
 
Negli ultimi due mesi sono tornato già altre due volte su un argomento che mi sta particolarmente a cuore: le condizioni della fontana delle 7 cannelle e della sua piazzetta.
 
Per una volta vorrei provare a mettermi nei panni di un turista che dovesse visitare il nostro “monumento all’acqua” e scattare qualche foto.
 
Immediatamente non potrebbe fare a meno di notare il brutto colore dell’acqua nella vasca e tutto il muschio che è cresciuto sulla sua parete, probabilmente a causa di una infiltrazione d’acqua dovuta ad una perdita.
 

 
Un’altra tubatura rotta, che da mesi butta acqua, si trova ai piedi della piccola scalinata che permette di accedere alla fontana.
 

 
Davanti alla vasca ci sono piccoli mucchietti di muschio che sembrano tanti topi morti e che emanano un pessimo odore.
 

 
Ci sono poi i fiori e le piante sistemate all’interno dei vasi che dovrebbero renderla ancora più bella ma che sono secchi da almeno due mesi.
 

 
Il turista appassionato di pittura morta non potrebbe fare a meno di immortalare uno scorcio che rimanda con la mente ai dipinti del Caravaggio o di Cezanne.

 


 
O ancora a un dipinto del periodo cubista di Picasso
 

 
Penso che la bellezza, la storia, l’immagine, il decoro e anche la vitalità di Tuscania meritino di essere continuamente difese e rilanciate avendo sempre presente la cura che deve essere assicurata a tutte le “perle” custodite dalla nostra città.
 
Però deve essere chiara una cosa: che i problemi vanno risolti alla radice.
Regino Brachetti



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