● - RISTORANTE LE 7 CANNELLE ALLAGATO E ACQUA FINO ALLE GINOCCHIA. Di Elisa Cappelli - Succede a Tuscania - Toscanella - 2018


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● - RISTORANTE LE 7 CANNELLE ALLAGATO E ACQUA FINO ALLE GINOCCHIA. Di Elisa Cappelli

Pubblicato da in Dal Web ·

 
Fonte: TusciaWeb
 
Maltempo e pioggia hanno creato non pochi disagi al ristorante Le sette cannelle - Il proprietario Vincenzo Spinosa: "Cosa si aspetta ad intervenire?"
 
Con il maltempo e la pioggia che sono tornati a colpire la Tuscia, c’è qualcuno che questi disagi li vive peggio di chiunque altro.
 
Si tratta del ristorante Le sette cannelle di Vincenzo Spinosa che ieri all’ora di pranzo è stato letteralmente inondando dall’acqua piovana.
 
Trovandosi alla fine di quattro strade in discesa che confluiscono tutte sulla piazzetta di fronte al ristorante ed essendoci un solo tombino, si forma un vero e proprio lago che crea non pochi problemi. Un imbuto.
 
Un fiume che devasta tutto ciò che incontra.
 
Ed è un bel problema per il ristorante. Specialmente se, come ieri, succede all’ora di pranzo quando i clienti stanno mangiando costringendoli a pranzare nell’acqua.
 
E costringendo i gestori a servire e, contemporaneamente, cercare di raccogliere acqua il più possibile.
 
Per non parlare del disastro che si crea all’esterno, con vasi e botti che vengono trascinati dalla corrente d’acqua e che possono finire addosso alle persone.
 
E’ già la terza volta che succede in poco tempo e il proprietario Vincenzo non ce la fa più. La situazione rischia di metterlo in ginocchio.
 
Ed essendo solo lui ad essere colpito da questo disagio, la sua voce sembrerebbe essere l’unica ad alzarsi in segno di protesta.
 
“Ci risiamo. E’ la terza volta che accade – spiega Vincenzo Spinosa – cosa si aspetta ad intervenire? C’è bisogno di fare un lavoro per la sicurezza ma nessuno mi ascolta. Devo farmi male per far cambiare qualcosa?”.
 
Situazione analoga a piazzale Trieste che dopo la pioggia di ieri pomeriggio si è completamente allagato creando disagi alla circolazione delle macchine e rendendo impossibile spostarsi a piedi.
 
Elisa Cappelli
 




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