05/2016 - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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--- ASSOTUSCANIA: CONTRO LO SCEMPIO EOLICO A TARQUINIA E TUSCANIA, È L'ORA DEI FATTI

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
 
 
Consigli comunali presto convocati. Chi si cela dietro il progetto?
 
Devastazione ambientale del territorio, lesioni irreversibili e deturpanti per il paesaggio, danni gravissimi per le coltivazioni e gli allevamenti. Sono queste le conseguenze che i territori di Tarquinia e Tuscania potranno subire se il folle progetto delle 17 pale eoliche piantate in queste zone andrà avanti. E se questo accadrà o meno lo sapremo in occasione della Conferenza dei Servizi convocata per il prossimo 16 maggio a Viterbo.
 
Circostanza questa portata alla conoscenza dell'opinione pubblica solo grazie all'azione vigilante che Assotuscania svolge a difesa del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali.
 
Su questa lotta contro lo scempio eolico che piazzerebbe sul terreno, nei boschi e sulle campagne del comprensorio di Montebello a cavallo fra i due gioielli della Tuscia, mostri da 186 metri di altezza, mai impiantati in Europa se non nel mare della Finlandia, Assotuscania ha raccolto il consenso e l'appoggio delle principali associazioni: FAI, Italia Nostra, LIPU, Federazione Pro Natura, Mountain Wilderness, Fondazione Etruria Mater e tante altre si sono schierate al suo fianco.
 
E su questa battaglia che sarà condotta senza esitazione su tutti i fronti, politici, amministrativi, giudiziari, è fondamentale il coinvolgimento di altre associazioni (a cominciare da quelle agricole), delle forze sociali e delle istituzioni. È proprio da questo fronte, secondo autorevoli indicazioni raccolte da Assotuscania, che arrivano le notizie più importanti. Che parlano di un comune e responsabile convincimento delle giunte comunali di Tarquinia e Tuscania che dovrebbero a breve convocare sedute straordinarie dei consigli comunali per puntare a delibere che unanimemente boccino il progetto. Su questo progetto sono forti le preoccupazioni di Assotuscania anche per altri aspetti su cui chiediamo di fare chiarezza.  
 
Stando alle visure che sono a disposizione del pubblico, si è constatato come dietro a questo progetto ci sia una holding austriaca che controlla una società di diritto italiano con sede a Gorizia (perché?) e che entrambe le società siano riferibili ad un solo soggetto, imprenditore austriaco che opera nel disboscamento. Sarà in grado la politica locale, regionale (che lo scorso anno bocciò il progetto in sede di commissione ambiente), e quella nazionale di domandarsi a chi diamo in mano le nostre terre?
 Tuscania, 2 maggio 2016



--- M5S TUSCANIA: RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE 29 APRILE 2016

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