--- SE LA BANDA MUSICALE CHIUDE, FINISCE ANCHE IL “SETTAZZERO” - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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--- SE LA BANDA MUSICALE CHIUDE, FINISCE ANCHE IL “SETTAZZERO”

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

   Banda Musicale di Tuscania in una foto di fine '800
 
Sono ormai “grandicello” per ricordare le vicissitudini della nostra Banda Musicale, sappiamo dai vecchi che abbiamo avuto sempre una grande tradizione bandistica, saper suonare uno strumento e poter entrare nella Banda era un vanto, quasi una conquista.
 
Alcune foto della banda musicale risalgono alla fine del 1800  come la foto sopra, come si può vedere dalla foto ci sono un gran numero di elementi, una bella divisa.
 
E dire che sono passati circa 130 anni ed oggi stiamo ancora a discutere se la Banda Musicale deve sopravvivere oppure deve soccombere per un finanziamento negato di circa 3.500 euro, una somma ridicola rispetto a somme che sono state destinate ad altre realtà, specialmente di carattere sportivo.
 
Io me lo ricordo quel periodo dopo il terremoto dove nella confusione e nel dolore, la banda cessò la sua attività, fu difficile rimetterla insieme, ci pensò il pittore Giuseppe Cesetti con i suoi Butteri, ma non durò molto e vivemmo un lungo periodo senza Banda Musicale, tutte le feste paesane, tutte le manifestazioni religiose senza l’accompagno della musica.
 
Spesso abbiamo pagato bande che venivano da fuori nella provincia, bande di paesi molto più modesti di Tuscania, quando vedevo quelle bande con un gonfalone di quella o dell’altra città, mi sentivo ferito.
 
Per non parlare poi della processione del Venerdì Santo, una tradizione alla quale i tuscanesi sono legatissimi sia alla devozione che hanno per la Madonna Addolorata, sia per l’aspetto folcloristico unico dei nostri figuranti in primis quelli che trasportavano le catene.
 
Quella processione accompagnata da una musica che non era il nostro “settazzero” perdeva di valore anche se la devozione per la Madonna Addolorata rimaneva intatta.
 
Non mi ricordo come avvenne, ma un buon numero di vecchi musicanti guidati dal Maestrone Francesco Nassi, si riunì e con spirito di sacrificio, e soprattutto, senza chiedere soldi, ritornò a ravvivare le nostre feste, non solo, ma oggi vi sono molti ragazzi che si accostano alla musica, degli “apprendisti musicali” che si stanno formando, ma vogliamo spegnere anche questo entusiasmo?


 
 Personalmente non ci credo che non ci sono 3.500 euro per la nostra banda, credo che sia una scelta politica che non capisco ma che rispetto, spero solo che la banda o anche altre associazioni, politiche e non, si attivino per raccogliere fondi per la nostra banda, basta un banchetto, specialmente al mercato del venerdì e sono sicuro che i tuscanesi risponderanno con la loro consueta generosità.
 
Vi propongo uno spezzone di video di una processione del Venerdì Santo del 2012 con il tradizionale “settazzero”, giudicate voi:
 



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