● - IL PASTICCIACCIO DEI CANI NEI PARCHI: SÌ, NO, FORSE. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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● - IL PASTICCIACCIO DEI CANI NEI PARCHI: SÌ, NO, FORSE.

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ricevo questa lettera dal sig. Renato Bagnoli che spiega le sue personali avventure sull’introduzione dei cani nei parchi e pubblico nel mio blog. Questo il testo:
 
Siccome mi è capitato, più di una volta, di vedere agenti della P.L. “invitare” ad uscire alcuni cittadini che si trovavano, con il loro cane al guinzaglio, all’interno del Parco di Torre di Lavello e, molto spesso, turisti che non entravano perché in compagnia dei loro animali visto che all’ingresso dei parchi cittadini ci sono cartelli di divieto, lo scorso mese di maggio ho fatto richiesta scritta al comando della P.L. chiedendo spiegazioni visto che il “Regolamento di Polizia Urbana” all’art. 21 co.1 lett. a) recita che “Nei viali e giardini pubblici è specialmente vietato introdursi nelle parti riservate ai soli pedoni, con veicoli in genere……eccettuati i cani, i quali devono essere sempre tenuti a guinzaglio”.


 Snapshot dell'art.21 del regolamento di Polizia Locale

Trascorsero 30 giorni senza che ricevessi nessuna risposta così presentai formale istanza di accesso civico e il successivo 30 luglio mi venne recapitata una lettera prot. Gen. 10397 datata 27 luglio con la quale venivo informato che “con deliberazione di C.C. n.5 del 21.3.2016 è stato approvato il Regolamento sul corretto possesso e conduzione dei cani. L’art.9 disciplina l’ingresso dei cani nei parchi o altre aree pubbliche e recita : “E’ consentito ai cani muniti di guinzaglio accompagnati dal proprietario o da altro detentore l’accesso a tutte le aree verdi ad uso pubblico, parchi giardini, ad eccezione di quelle, o parti di quelle, dove sia espressamente vietato previa ordinanza sindacale”.
 
Sino a questo punto niente da eccepire, se non fosse che per ottenere una risposta ho dovuto inoltrare istanza di accesso civico alla Segretaria Comunale.
 
Ora viene il bello perché il giorno successivo, il 28 luglio, il Corpo della P.L. emanava ordinanza sindacale n.136 avente per oggetto “Divieto ingresso cani parco Torre di Lavello e giardino pubblico di Viale Trieste”.


 Snapshot dell'ordinanza sindacale del 28/07/2016

Una sfortunata coincidenza, una precisa volontà di vietare quanto, forse, non si sarebbe voluto autorizzare o un modo piuttosto originale di amministrare?. Personalmente mi sono sentito preso in giro e, probabilmente, anche tutti coloro che pagano le tasse, posseggono un cane e che vorrebbero godere dei parchi comunali.
 
Oggi è molto diffusa l’abitudine di portare con se i propri amici a quattro zampe invece di relegarli a vivere in un giardino, in un balcone o tenerli permanentemente alla catena. La mattina è frequente incontrare, nel centro storico, anziani e pensionati che portano a spasso il loro cane, forse, l’unico “famigliare” che gli è rimasto perché non hanno più nessun parente. Certamente vorrebbero sedersi sulle panchine dei parchi e godere delle giornate di sole ma non possono entrare perché sono in compagnia dei loro animali. Un’ordinanza li priva di questo diritto.
 
Potrebbero entrare nel parco Umberto II visto che l’ordinanza è relativa agli altri due parchi ma, sfortunatamente per costoro, questo è chiuso da oltre 10 anni. Un’altra beffa, una svista o un modo tutto particolare di amministrare?.
 
A livello nazionale nessuna norma impedisce che i cani, con i loro padroni, accedano ai luoghi pubblici infatti l’art.83 lett. d) del Regolamento di Polizia Veterinaria (D.P.R. n. 320/1954) prevede che i cani “possono accedere ai luoghi ed ai mezzi pubblici se condotti al guinzaglio e con la museruola”.
 
Il “regolamento sul corretto possesso dei cani…” del Comune di Tuscania introduce precetti che, come ho esposto, sono già regolamentati dal punto di vista legislativo da una legge statale di rango superiore che consente a tutti i cittadini di poter accedere anche ai parchi pubblici.
 
Perché allora approvare un regolamento che permette l’ingresso di cani al guinzaglio nei luoghi aperti al pubblico come i pubblici esercizi e i mezzi pubblici quando le regole di accesso e le limitazioni sono stabilite dal proprietario o dal gestore e non dal Comune?.
 
Perché autorizzare l’ingresso nei parchi cittadini e immediatamente dopo vietarlo?. Che senso ha un Regolamento che di fatto non regola niente visto che la quasi totalità degli articoli fa riferimento a quanto già previsto dal Codice Penale e dall’Ordinanza del Ministero della Salute?
 
Un turista, che avesse un cane e decidesse di visitare Tuscania, andrebbe sul sito istituzionale del Comune per sapere come comportarsi, questo perlomeno è ciò che farei io, vedrebbe che esiste un regolamento sui cani e leggerebbe che potrebbe entrare nei parchi pubblici ma, se venisse sorpreso da un agente della P.L., se ne dovrebbe andare poi con un bel souvenir e probabilmente non tornerebbe più perché convinto di essere stato raggirato.
 
Con un regolamento ti concedo un diritto e con un’ordinanza ti sanziono.
Anche questo può essere un modo per risollevare il bilancio comunale ma che non mi si venisse a parlare di “Trasparenza” della P.A.
Renato Bagnoli



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