● - IL GRANCIO IN UNA POESIA DI GANASSA - Succede a Tuscania - Toscanella

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● - IL GRANCIO IN UNA POESIA DI GANASSA

Pubblicato da in Ganassa ·
IL GRANCIO
 
Ogge del grancio io ve vengo a dillo
anze de quel pozzetto, ovver coperchio,
che a quel tombino jje l’ha dato il merchio.
Lo so che le facezie danno asillo
ma si non le ricconto adesso voe sapete
che ‘ste cose mae più le conoscete.
 
L’coperchio de spessore ci ha quaranta,
sopra è covesso ma sotto è formato,
come io vengo a dì che è incavato,
de lato fa centimetre novanta     
in quattro late s’appoggia e l’arcate
che in ogni parte portano le alzate
 
de  centimetre venti o poco più
a modo che, se l’acqua che vie giù forte,
venga accettata dalle quattro porte
e nun s’attappa  mica: si vie giù
a scroscio, nun le vede mae  attappate
pure si porta le frasche mischiate.
 
Adè de nenfro ‘sto bell’ artefatto
e tre io ne  ricordo bene piazzate,
‘ndove a le fogne l’acque so’ imboccate,
uno ce n’era  a modo messo in atto
da piede ‘ndò comincia via Canino,
al sedilone non proprio vicino.
 
Un altro stava in  via del molino
che fa croccicchio con sette cannelle
che l’acqua tanta  li le serce svelle,
fa grosso danno, creanno un casino,
un’altro ce n’è ancora assotterrato
giù a san Francesco, ch’io ho ritrovato,
 
si lo vedeve adera proprio bello.
Nun potemo scordà ‘st’opere allora
che l’ave nostre hanno  messo a dimora,
adesso a tutte io faccio ‘n appello:
chi nun conosce quello che c’è stato,
niente capisce del nostro passato.  
 
Il coperchio che copre la buca del pozzetto è di forma quadrata, avente circa novanta centimetri di lato ed appoggia sui quattro angoli, l’arcate nel punto più alto misurano circa centimetri venticinque, consentendo di ricevere dai quattro lati tutta l’acqua che gli perviene, più l’ eventuale fogliame di alberi ubicati nei viali, come foglie grandi di platani, tigli, pini, ecc. Il pozzetto ubicato nel crocicchio delle vie  sette cannelle e del molino e largo sette cannelle, quando aveva sopra le griglie di ferro non riusciva a ricevere tutta l’acqua che veniva giù impetuosa da quelle vie in forte discesa, ed andava spesso ad irrompere causando danni, dentro al dirimpettaio molino ad olio, ed a tal punto fu necessario di porre in atto il pozzetto a grancio. I coperchi dei pozzetti di via Canino e sette cannelle, erano si di forma quadrata ma il sopra non era convesso ma spianato, il sotto incavato. In piazza san Francesco c‘è ancora visibile il “groppone” del pozzetto a grancio vicino alla cappella affrescata dagli “Sparapane”, sarebbe opportuno di scalzarlo e rimettere in evidenza.
 
Tuscania 23.04.2021          
 
Luciano Laici





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