
Per la scelta di un deposito nazionale in cui stoccare le scorie radioattive a medio/bassa intensità (rifiuti medici, materiali nucleari da diagnostica), per le quali la produzione è continua, Legambiente chiede un differente metodo per la sua scelta a favore di una operazione basata sulla partecipazione dei cittadini e di tutti i portatori di interessi nei territori.
Chiede perciò un cambio di metodo e di normativa di scelta che dia largo spazio ad un dibattito pubblico e pertanto chiede che venga varata al più presto una legge nazionale, come quella già presente in Francia, sul dibattito pubblico.
Ancor più necessario in vista di tutte le opere previste da Recovery Plan (ferrovie al Sud, nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti, energie rinnovabili).
In definitiva il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani dice che una scelta così importante e impattante richiede un'operazione di partecipazione che non si può compiere nei 60 giorni previsti e chiede perciò un allungamento dei tempi affinché questo dibattito pubblico nei territori possa svolgersi.
Il Circolo Legambiente Tuscania