SORCETTO.
Simile al precedente: i
partecipanti formano un cerchio tenendo però le braccia sollevate ad arco. Al
centro sta il «sorcio», fuori il «padrone». Tra i due si svolge un piccolo
dialogo:
— Sorcio, sorcio, che fai?
— Rosico le fave.
— E se te ce trova ‘l padrone?
— Me ‘mbuco su pe ‘l bucone.
A questo punto il sorcio fugge, e il padrone l’insegue’ badando a passare
sotto gli stessi archi di braccia dove è passato il sorcio.
Quando questi viene preso, si fa di nuovo «la conta» per designare i nuovi
«sorcio e padrone» e si ricomincia il gioco.