IL
FORNARO.
I partecipanti al gioco
formano una fila tenendosi per mano. I due che si vengono a trovare agli
estremi della fila sono rispettivamente «il fornaio» e «la mamma». Tra i due si
svolge questo dialogo:
— Fornà, fornà, è cotto ‘1 pane
— Me s’è cotto e s’è abbruciato!
— E chi l’ha abbruciato?
Il fornaro nomina allora il componente della fila che gli è più vicino. Al che
tutti in fila, condotti dalla «mamma», i giocatori passano sotto le
braccia alzate del fornaio e del nominato, che verrà perciò a trovarsi con le
braccia intrecciate sul petto. Tutti cantano allora:
Poro (il nome del giocatore ‘legato) bello,
j’an messo le catene,
ha da soffri le pene,
le pene ha da soffri’.
Il gioco continua allo stesso modo, finché tutti si troveranno con le braccia
‘incatenate’. Allora la mamma comincerà un nuovo dialogo:
— Fornà, fornà, è cotto ‘1 pane?
— Si
— Me lo dai ‘n filone?
— Pijatelo.
—
Cominciando dalla persona più vicina, la mamma compirà il giro inverso sotto le
sue braccia, e così, uno ad uno, i giocatori verranno sciolti.